Interventi all’ospedale di Vallo su pazienti covid: sindacato chiede chiarimenti

"Pazienti covid trasferiti al San Luca nonostante Agropoli abbia le sale operatorie più nuove di tutta l'Asl Salerno"

Di Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. Una nota ai vertici dell’Asl Salerno per sottolineare alcune criticità relative alla gestione dei pazienti covid. L’iniziativa è del sindacato degli infermieri NurSind che ha inviato una missiva al Direttore Generale e a quello Sanitario dell’Asl Salerno considerato che “nel breve-medio periodo si è assistito al trasporto dei pazienti Covid, regolarmente ricoverati nei Centri Covid identificati dall’Azienda, verso ospedali non individuati quali Centri Covid per l’effettuazione di interventi chirurgici”.

“E’ capitato purtroppo – scrive NurSind – che alcuni pazienti Covid accertati ed ospedalizzati siano stati trasportati dai due ospedali Covid, quello di Agropoli e quello di Scafati, verso l’ospedale di Vallo della Lucania, determinando il blocco delle normali operazioni che in quel presidio si svolgono, intendendo per operazioni tutte le attività sospese per attendere alle operazioni di sanificazione degli ambienti”.

“Corre l’obbligo ricordare che nell’ospedale di Agropoli, individuato come Centro Covid, insistono le sale operatorie più nuove di tutta l’ASL Salerno, pertanto risulta incomprensibile il trasferimento di pazienti verso l’ospedale di Vallo della Lucania, quando sarebbe più logico ed opportuno attrezzare definitivamente dette sale operatorie per i casi urgenti, predisponendo magari un’équipe pronta ad intervenire all’occorrenza”, osservano dal sindacato.

Di qui la richiesta di comprendere siano attualmente i percorsi e le linee guida adottati a livello aziendale e trasmessi per competenza alla COT 118, che individuano i presidi dove eventualmente operare questi pazienti.

Rimarchiamo – conclude – come detti trasferimenti abbiano messo a rischio gli ambienti del nosocomio di Vallo della Lucania, che proprio per l’assenza di percorsi dedicati, non è stato inquadrato come ospedale Covid-19″

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