Valle dell’Angelo si conferma il Comune più piccolo della Campania con 224 soli abitanti. E’ questo soltanto uno dei dati che emergono nel Censimento permanente della Popolazione in Campania (prima diffusione dei dati definitivi 2018-2019) diffuso dall’Istat, ottenuti attraverso due indagini annuali sul territorio (una basata sulle liste anagrafiche e l’altra su un campione areale d’indirizzi), condotte su un campione di circa 2.800 comuni (di cui circa 1.100 coinvolti ogni anno e circa 1.700 che effettuano le rilevazioni con rotazione annuale).
A queste indagini si affianca l’utilizzo di numerose fonti amministrative integrate, finalizzato al consolidamento dei risultati annuali riferiti alla totalità dei comuni italiani.
La popolazione in Campania
La popolazione censita in Campania al 31 dicembre 2019 ammonta a 5.712.143 unità con una riduzione di 28.148 abitanti (-4,9 per mille) rispetto all’anno precedente e di 54.667 abitanti (-1,2 per mille in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011.
Rispetto al 2011, i residenti diminuiscono in tutte le province con l’eccezione di Caserta. La riduzione è maggiore a Benevento e Avellino (-5,6 per mille in media annua). Più del 50% dei residenti è concentrato nella provincia di Napoli dove si contano 2.574 abitanti per km2.
Il comune più popoloso è Napoli con 949 mila abitanti, quello più piccolo è Valle dell’Angelo, in provincia di Salerno, con 224 abitanti.
Più uomini o più donne?
La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, che sono 2.927.527, il 51,3% del totale.
L’età media è 42,5 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi superiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 50 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011.
Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 7% in media ogni anno.
Gli stranieri
I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le province, con punte più elevate a Napoli (+7,7% in media annua) e Benevento (+7,2%).
L’età media degli stranieri è più bassa di 6,6 anni rispetto a quella degli italiani (36,2 anni contro 42,8 nel 2019). Tra gli stranieri, l’indice di dipendenza, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni) è pari al 21,5%, mentre tra gli italiani è il 52,1%. Se ci si limita alla componente a carico in età 65 e più i precedenti valori sono, rispettivamente, 4,9% e 30,4%.
Anche la popolazione straniera è sottoposta a un processo di invecchiamento, con un aumento dell’incidenza della popolazione di 50 anni e più, che passa dal 16,6% del 2011 al 22,8% del 2019.
Nel 2019, circa la metà (47,3%) degli stranieri residenti in Campania proviene dall’Europa, il 23,7% è originario di un paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 24,6% e il 4,4% del totale. I cittadini ucraini sono il 16,3% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da rumeni (16,1%) e marocchini (8,8%).
Studi e lavoro
Il 33,4% della popolazione con 9 anni è più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 16,1% la licenza elementare e il 32,4% la licenza di scuola media. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 12,6%.
Rispetto al 2011, è quasi dimezzata la presenza degli analfabeti (dal 2% all’1,1%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 5,8% al 4,5%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 10,3% al 12,6%.
Tra la popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono 2,3 milioni, 146 mila in più rispetto al 2011 (+6,7%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita degli occupati (+9,2%), soprattutto fra le donne (+12,3%). In calo, invece, il numero delle persone in cerca di occupazione, nel 2019 sono 484 mila, 7 mila in meno rispetto al precedente censimento (-1,5%).
Il tasso di attività è pari al 47,2%, 5 punti percentuali sotto il corrispondente valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 37,3% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% della media nazionale. Sensibilmente più elevato, invece, il tasso di disoccupazione (20,9% Campania e 13,1% Italia).
Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 48,8%, oltre venti punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 18,2% e al 25,3%, rispettivamente per uomini e donne.
La popolazione in Cilento e Vallo di Diano
Questi i dati dei principali comuni del Cilento e Vallo di Diano
Agropoli 21749 (20610 abitanti rilevati nel censimento 2011)
Capaccio Paestum 23135 (22016 nel 2011)
Castellabate 8811 (8209 nel 2011)
Polla 5223 (5237 nel 2011)
Sala Consilina 11948 (12258 nel 2011)
Sapri 6650 (6809 nel 2011)
Vallo della Lucania 8250 (8680 nel 2011)