Covid: ancora due decessi tra gli ospiti della Rsa di Novi Velia

Il numero di morti tra gli ospiti della struttura sale a 7

Di Carmela Santi

Salgono a sette le vittime da covid registrate all’interno della casa per anziani di Novi Velia. Negli ultimi giorni tra i nonni ospiti della struttura Cilentana risultati positivi al coronavirus sono stati registrati altri tre decessi. All’età di 80 anni si è spenta Orsolina Tambasco di Montano Antilia, il comune cilentano dove il 26 febbraio dello scorso anno fu registrato il primo caso positivo nel Cilento e in tutta la regione Campania. Nonna Orsolina dopo il contagio al virus era stata trasferita all’ospedale di Caserta, le sue condizioni di salute sono precipitate negli ultimi giorni fino al decesso. La notizia si è subito diffusa nel piccolo centro Cilentano. Alla famiglia Tambasco le parole del primo cittadino Luciano Trivelli.

“Un momento triste per tutta comunità, Orsolina é stata la bidella di diverse generazioni, soprattutto la mamma, l’amica di ciascuno di noi”, ha ricordato il primo cittadino. A Montano Antilia questo è il secondo decesso legato al covid dall’inizio della pandemia. Tra gli ospiti della struttura per anziani di Novi Velia si è spenta anche, Delfina di Pizzo, anche lei 80enne , era originaria di Cuccaro Vetere ma residente a Caprioli, nel comune di Pisciotta e da qualche anno era ospite della struttura novese. La donna dopo il contagio era stata ricoverata nella struttura covid di Agropoli dove è deceduta qualche giorno fa.

“Quello che è successo nella struttura di Novi Velia – le parole di una familiare – è stata una cosa per tutti noi inaspettata, zia Delfina aveva avuto una vita tanto difficile, morire così è davvero triste “. Il contagio, unito a patologie pregresse non ha lasciato scampo ad Adriano Russo, aveva 88 anni ed era del Bivio di Acquavella nel comune di Casal Velino. L’anzino é morto due giorni fa. Dalla casa di riposo di Novi Velia dopo, la scoperta della positività al covid, era stato ricoverato nella struttura di Agropoli, da qui poi é stato trasferito all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania perché oltre alla positività al virus i medici gli hanno riscontrato anche una doppia frattura al femore e al bacino.

“Siamo rammaricati ribadiscono i familiari – non sapevamo nulla di tutto ciò e nessuno ci ha avvisati quando è scoppiato il focolaio, lo abbiamo appreso dalla stampa”. Nelle scorse settimane tra i nonnini ospiti a Novi erano state registrate altre quattro morti. È deceduto nella struttura Covid di Agropoli, Antonio Nappo, 82 anni, originario di Vico Equense e trapiantato ad Ascea, dove viveva con la sua famiglia. Alcuni figli, invece, vivono a Vallo della Lucania. Subito dopo il contagio era stato trasferito all’ospedale San Luca di Vallo, poi per la gravità delle sue condizioni si era reso necessario il trasferimento ad Agropoli. Tra le prime vittime, Marino Iaquinto, 88anni, di Castellabate. Quindi, un nonnino di 86 anni di Mandia, nel comune di Ascea, e poi il decesso all’ospedale San Luca di Omar Pirrera di Vallo della Lucania Dolore ma anche rabbia tra i familiari dell’anziano. Il figlio Nappo all’indomani della morte del genitore ha contestato di non aver ricevuto nessuno avviso dalla struttura , aggiungendo poi come “anche del focolaio lo abbiamo appreso dalla stampa”.

E conclude: “Non si fa. Ci aspettavano di ricevere almeno una telefonata “. Tra gli ospiti della struttura di Novi Velia sono risultati positivi 29 ospiti e operatori. Una decina sono rimasti nella struttura, gli altri sono stati trasferiti tra l’ospedale San Luca di Vallo, la struttura Covid di Agropoli e l’ospedale Da Procida di Salerno ed altre strutture covid della regione.

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