Vatolla, sequestro di beni alla Fondazione Vico: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Fondazione Vico che chiedeva lo sblocco die conti

Di Redazione Infocilento

PERDIFUMO. Confermato in parte il sequestro delle somme sul conto corrente della Fondazione “Giambattista Vico” di Vatolla. E’ quanto ha deciso la corte di Cassazione relativamente al ricorso da quest’ultima.
Nel marzo del 2020 la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno eseguì un decreto di sequestro preventivo di beni, fino alla concorrenza di circa 1 milione ed 800 mila euro, emesso dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della Procura, nei confronti della fondazione, dei due rappresentanti legali succedutisi nel tempo e di tre imprenditori agropolesi, per i reati di frode fiscale e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (leggi qui).

Nei mesi successivi il Riesame accolse l’istanza della Fondazione, rappresentata dall’avvocato Franco Maldonato, per il dissequestro di Palazzo Vargas. Per il Tribunale il sequestro doveva essere ridotto al solo saldo del Conto Corrente.

Successivamente la Onlus ha chiesto anche lo sblocco dei conti contestando i provvedimenti del Tribunale. Le motivazioni, però, non hanno trovato d’accordo i giudici della Cassazione che hanno dichiarato inammissibile il ricorso.

Condividi questo articolo
Exit mobile version