“Lavori fermi; attrezzature inesistenti”. Così Bruno Ruotolo, vicesindaco di Roscigno, a margine di un sopralluogo effettuato ieri sul cantiere della Fondovalle Calore. “Desolazione, desertificazione e degrado, misto ad una crescente incredulità, impotenza e convinzione di sperpero di danaro collettivo, queste sono state le sensazione e le impressioni che restituisco nel vedere quanto sta avvenendo nel sedime interessato all’opera, infinita incompiuta”, prosegue l’amministratore roscignolo.
“Sono rimasto basito come cittadino e molto ancor di più come amministratore locale nel vedere che, ad oggi, dopo anni e stanziamenti di fior di milioni e dopo svariati proclami, annunci e inaugurazioni in pompa magna, compreso le finte promesse che entro l’anno qualcosa si sarebbe ultimato, non c’è ancora un bel nulla di concreto e di serio. Una strada fantasma partita male che continua peggio. Stanziati milioni di euro per realizzare degli scempi sui terreni interessati, nel tentativo vano e maldestro di tracciare la rotta su cui forse costruire poi la strada. Evidentemente non avendo ad oggi un progetto pilota e definitivo, si è andati a tentoni. Certo qualcosa é stato fatto. Sono state realizzate qualche centinaia di metri di percorso che non partono e non arrivano da nessuna parte così come una galleria che nasce e muore su dei terreni incolti e così finanche un viadotto che sta lì campato in aria senza inizio e senza fine. Qualcuno sicuramente avrà anche delle spiegazioni. Sono indignato da cittadino ed amministratore. Come si può permettere che avvengono simili disastri? Come mai si consente che una fioca speranza di sopravvivenza della nostra comunità possa trovare ostacolo proprio nelle persone di questo comprensorio? La classe politica é informata su tutto questo? E se é a conoscenza perché non interviene? Gli amministratori locali dove sono? Taluno almeno una volta è arrivato sul posto per constatare i soldi pubblici come vengono spesi? Gli amministratori che hanno avallato simili scempi e cotanto disastro o persino consentito di poter variare il tracciato o approvare le famigerate e pericolose rotonde, cosa dicono in merito? Perché tacciono? E se responsabili perché non sono, ad oggi, perseguiti? Ai loro concittadini quali motivazioni hanno propinato?”
“Chi sa parli, chi deve, agisca e chi ha a cuore il territorio si faccia sentire. E’ ora di dire basta ai soprusi e alle continue razzie e scorribande ai danni della gente per bene riprendiamoci la nostra voglia di vivere”, conclude Ruotolo.