Capaccio e Ottati chiedono lo stato di calamità naturale

Eventi avversi tra settembre e dicembre hanno indotto i comuni a chiedere lo stato di calamità naturale

Di Katiuscia Stio

Il Comune di Capaccio Paestum ha chiesto alla Regione Campania il riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eventi avversi del 27 settembre scorso. L’Ente, guidato dal sindaco Franco Alfieri ha ricordato i danni registrati sul territorio provocati da violente precipitazioni. In diverse località si sono segnalate frane, allagamenti. Ingenti i danni non soltanto al patrimonio pubblico ma anche a quello privato e soprattutto alle aziende agricole e agli allevamenti del territorio.

L’Ente, dopo quell’evento, ha dovuto mettere in campo risorse umane e strumentali, per la pulizia di canali e collettori, al fine di ripristinare la viabilità su alcuni tratti stradali della città. Di qui la richiesta di aiuti inviata alla Regione Campania e al dipartimento della Protezione civile.

Capaccio Paestum non è l’unico comune ad aver chiesto aiuto all’Ente regionale.
Anche Ottati si è rivolta alla Regione per il maltempo del 10 dicembre scorso che ha determinato una frana sulla Sp12 con un crollo di massi che ha imposto l’evacuazione delle strade e la chiusura della strada.

Notevoli i danni e ingenti i costi tanto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Elio Guadagno ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

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