Piena del Sele, i consorzi: fronteggiata situazione eccezionale

Sele ha toccato la quota idrometrica di 7 metri e 53 centimetri sopra lo zero

Di Comunicato Stampa

Nella giornata di ieri si è osservata un’eccezionale ondata di piena del fiume Sele, seguita alle intense e persistenti precipitazioni cadute su tutto il bacino imbrifero nell’ultima settimana, e con accentuazione di carico sulle portate provenienti anche dagli affluenti Tanagro e Calore lucano. Ad Albanella alle ore 4 del mattino di ieri, il Sele ha toccato la quota idrometrica di 7 metri e 53 centimetri sopra lo zero idrometrico, con portate che hanno superato i 200 metri cubi al secondo.  

“Si è trattato di un evento di portata eccezionale e di cui non si conserva memoria almeno negli ultimi 50 anni– affermano Vito Busillo e Roberto Ciuccio, rispettivamente presidenti del Consorzio di bonifica in destra del fiume Sele e del Consorzio di Bonifica di Paestum.

“Le piogge sulla sola Piana del Sele hanno sfiorato nell’ultima settimana la metà dello stesso quantitativo che cade in un anno intero e nonostante questo evento meteo, accompagnato da bombe d’acqua e dalla furia devastante del fiume, le infrastrutture tutte dei Consorzi di bonifica in destra e sinistra del fiume Sele hanno sostanzialmente tenuto, adempiendo pienamente allo scopo per il quale sono state progettate, allontanare le acque dai fondi agricoli e dai centri urbani, esaltando il lavoro di manutenzione ordinaria e straordinaria quotidianamente effettuato dagli enti e pagati quasi totalmente dall’utenza agricola mediante il tributo di bonifica – dichiarano Vito Busillo e Roberto Ciuccio.

Per i presidenti dei due enti di Bonifica “È in momenti come questi che si evidenzia tutta l’utilità non solo delle opere di bonifica – dai canali della rete colante alle idrovore – ma anche del lavoro quotidiano di presidio del territorio svolto dai Consorzi di bonifica, i quali esprimono notevoli ulteriori progettualità per rafforzare ancor più la difesa idrogeologica, in vista dei mutamenti climatici ormai in atto, dei quali questo evento è testimonianza”.

Per Busillo e Ciuccio “E’ ora di cogliere l’occasione del Recovery plan per finanziare le nuove opere di difesa a cura dei Consorzi di bonifica, al fine di poter consolidare i risultati sin qui ottenuti, perché la bonifica dei territori deve essere opera costante dell’uomo.”

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