Castellabate, Maurano attacca: bilancio in zona rossa

“Un risultato fallimentare frutto di una politica miope, clientelare e proiettata sul breve tempo"

Di Redazione Infocilento

“Il bilancio del Comune di Castellabate oscilla tra la zona arancione e la zona rossa”. Esordisce così il consigliere di minoranza Luigi Maurano che critica la situazione in cui versano le casse dell’Ente. L’esponente di opposizione snocciola i dati:  “Risultato d’esercizio 2019 = meno  866.816,39 euro, che vengono assorbiti dal Patrimonio Netto del Comune di Castellabate, il quale ogni anno è sempre minore. Come se un padre di famiglia per poter pagare le perdite iniziasse ad impegnare i propri beni;

debiti = 29 MILIONI di cui 10 MILIONI verso ditte e fornitori che hanno lavorato per l’Ente; piano di rientro =  354.312,97 euro totale di rate che il Comune di Castellabate deve pagare nel 2021 a seguito di piani di rientro e accordi transattivi stipulati con altre ditte e con altri fornitori; interessi passivi su anticipazione di tesoreria e su mutui = 574.982,67 euro d’interessi che il Comune di Castellabate deve pagare sia a seguito di onerosi “prestiti” chiesti alle banche per avere liquidità che a seguito di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per opere non utili. Soldi  dei cittadini che con una gestione diversa sarebbero potuti essere utilizzati diversamente”.   

Alla luce di ciò Maurano parla di “Un risultato fallimentare frutto di una politica miope, clientelare e proiettata sul breve tempo. Debiti anziché investimenti. Improvvisazione anziché programmazione. Conservazione anziché innovazione. Questi stessi amministratori  tenteranno di riciclarsi, dicendo che c’è bisogno di cambiare. Siamo dinanzi ad un ossimoro: cambiare con chi ha causato ciò che si vuole cambiare”.

“C’è bisogno di risanare il bilancio e allo stesso tempo di investire in infrastrutture e servizi che mancano nel nostro territorio. Per farlo ci vuole tanto lavoro, tanta abnegazione e tanta conoscenza della situazione attuale. Per ricostruire non bastano gli slogan e il fascino temporaneo della campagna elettorale. C’è bisogno di donne e uomini capaci. Ne va del futuro delle prossime generazioni”, conclude.

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