Medico positivo all’ospedale di Sapri: CittadinanzAttiva chiede chiarezza

La nota dell'associazione

Di Redazione Infocilento

Medico positivo nei giorni scorsi all’ospedale di Sapri, CittadinanzAttiva non risparmia accuse e chiede chiarezza. “Ennesimo episodio in cui un intero reparto viene sanificato e l’intero personale dello stesso sottoposto a tampone. Tutti sanno che il reparto coinvolto era quello  delicato del trasfusionale. Da quel reparto è partito un cluster che ha visto coinvolti due paesi del Golfo e interi nuclei familiari. Positività anche tra il personale operante nello stesso reparto. Il centro trasfusionale è Unità Raccolta Sangue e distribuzione  che garantisce un servizio all’Intero territorio. Chi dona il sangue entra direttamente in un registro presenze; registro che indica non solo i dati personali ma anche data , ora della donazione senonché un recapito telefonico del donatore. Tutto tracciato insomma ….tutto perfetto, o almeno così si vuole far credere. Un reparto così, soprattutto in un periodo di pandemia come quello che stiamo attraversando , dovrebbe essere blindato nelle procedure anti-covid; stessa blindatura che dovrebbe avere l’Intero ospedale . Allora ci chiediamo come mai siamo presenti al terzo episodio di interi reparti sottoposti a sanificazione? Come mai qui, nel Golfo, il nostro ospedale non sembra a misura anti-covid? Come mai siamo presenti ancora una volta alla non valutazione del rischio di trasmissione? E i cittadini “tracciati” transitati dal reparto sono stati contattati ?  Quanto ancora bisogna aspettare affinché venga fatta chiarezza e luce su questi episodi senza un perché? “. Queste le domande che da CittadinanzAttiva si pongono.

“La sua immagine viene continuamente oscurata e o macchiata dal cattivo operato di chi dovrebbe garantirne un’immagine impeccabile – si legge in una nota dell’associazione – che venga fatta chiarezza senza se e senza ma . Chi ha sbagliato ( se un colpevole c’è ) paghi . Per una volta si dia un segnale alla popolazione . Per una volta si tuteli l’immagine della struttura e di chi rigorosamente opera all’interno della stessa . Per una volta alle parole seguano i fatti perché alcune volte non basta constatare gli avvenimenti. Il nostro ospedale è stato difeso con le unghie e con i denti da tanti cittadini”.

“Le popolazioni del Golfo meritano luce dove ci sono forse troppe ombre”, concludono dall’Associazione.

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