PISCIOTTA. Diventa un giallo la campagna vaccinale nel centro cilentano. A lanciare sospetti è il gruppo di maggioranza “Il ramoscello”, secondo cui sarebbero state sottoposte a vaccinazione anche persone che non rientrerebbero nelle categorie cui è stata riconosciuta priorità, o meglio che vi farebbero parte in maniera meramente formale e non attiva.
La voce è diffusa in paese e il gruppo politico ha pensato bene di portarla ulteriormente all’attenzione dell’opinione pubblica.
«Al di là dell’indiscutibile priorità che va data gli operatori della sanità si è ritenuto di privilegiare per le vaccinazioni anche chi opera nelle Associazioni di Protezione Civile e di volontariato – ricordano dal gruppo di politico – Tutto giusto se davvero, responsabilmente, si fa riferimento a chi opera nelle anzidette Associazioni in modo organico, quotidiano e documentabile. Tutto sbagliato se, irresponsabilmente, si considerano tali una pletora di persona formalmente iscritte alle Associazioni ma che nella loro vita non hanno mai partecipato attivamente ad un qualsivoglia intervento di protezione civile o di soccorso».
Ed è questo quanto si sarebbe verificato a Pisciotta: «E’ molto amaro assistere, per quanto riguarda la popolazione di Pisciotta, ad una campagna di vaccinazioni che dovrebbe essere una cosa seria e che rischia di diventare un’operetta se vengono Indicati e sottoposti ad una sorta di vaccinazione privilegiata un mucchio indistinto di nobiluomini e di gentildonne, solo perché vantano una generica iscrizione ad una Associazione locale».
«Intanto – proseguono da Il Ramoscello – gli anziani di Pisciotta aspettano responsabilmente il proprio turno di vaccinazione così come il personale scolastico perché, evidentemente, non hanno diritto a vaccinazioni privilegiate. E quindi: anziani state chiusi In casa e non rompete; scuole state chiuse che non servite; Iscritti ad una “misericordiosa associazione ” vaccinatevi e fate allegramente i vostri comodi perché siete ben diretti ed ispirati nella frequentazione della scuola dell’ipocrisia e del cattivo gusto».
«Ci permettiamo infine di ricordare che essere veramente partecipi di associazioni di volontariato significa fondamentalmente esse di aiuti agli altri non a sé stessi. Se invece lo scopo è quest’ultimo, occorrerebbe chiedere scusa al cittadini normali di Pisclotta e soprattutto all’invocata Misericordia Divina, cambiando il nome dell’associazione In un più appropriato club dei vaccinati», concludono.