I ricercatori australiani della Monash University lo avevano rilevato per primi: le persone infettate da Covid-19 hanno una memoria immunitaria protettiva rispetto alla reinfezione che resiste per almeno otto mesi. Si può anche andare oltre ma di certo non si tratta di una protezione perenne.
Lo ha confermato anche un ulteriore studio della Jolla Institute for Immunology, dopo aver analizzato le singole componenti del sistema immunitario di 188 persone con Covid-19, di cui 44 con infezione terminata da oltre sei mesi.
In particolare lo studio ha quantificato nel tempo la concentrazione di anticorpi contro la proteina Spike e quella delle cellule della memoria sia dei linfociti B (responsabili della produzione degli anticorpi) sia dei T (responsabili della risposta cellulare al virus).
Dalle analisi è emerso anche in questo caso che la concentrazione degli anticorpi IgG è rimasta costante a 6 mesi dall’avvenuto contatto con Sars-Cov-2. Le cellule della memoria dei linfociti B è risultata invece in crescendo dopo il primo mese per poi assestarsi a 6 mesi. Per quanto riguarda la risposta cellulare, i linfociti T della memoria hanno avuto un’emivita media di 3-5 mesi. In baso a quanto raccolto gli scienziati hanno affermato che nel 95% dei casi analizzati l’infezione naturale genera una robusta memoria immunologica che persiste a 8 mesi dall’infezione.
A testimoniarlo anche Antonio Addesso, vicesindaco di Auletta, risultato positivo la scorsa primavera e costretto anche a ricorrere alle cure dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla.
Sottopostosi ad esami è emerso che i suoi anticorpi sono quasi completamente scomparsi.
“La prova di oggi del decimo mese ha rilevato le IfG a 0,54 su 1.1 di valore rifermento quindi non si attesta la presenza”, spiega Addesso.
“Della possibile durata di soli mesi ne eravamo già a conoscenza grazie al mondo sanitario e mi ritengo comunque fortunato ad averli avuti fino a qualche settimana fa”, aggiunge l’amministratore aulettese che ha conosciuto da vicino la forza del virus e conferma che quando toccherà a lui, accetterà di vaccinarsi. E’ questo l’unico modo per provare a sconfiggere la pandemia.