Pisciotta: ritardi per la variante di Rizzico, Codacons chiede chiarimenti

"E' incomprensibile, tenuto conto della gravità e urgenza degli interventi, il ritardo nell’utilizzo di finanziamenti già stanziati dalla Regione"

Di Redazione Infocilento

PISCIOTTA. “In seguito a numerose segnalazioni  e proteste di tanti cittadini abbiamo chiesto chiarimenti alla Provincia in merito ai finanziamenti destinati alla risoluzione della viabilità della frana Rizzico. Inoltre, abbiamo chiesto quali interventi di messa in sicurezza sono stati fatti fino ad oggi per tutelare l’incolumità fisica dei cittadini in attesa degli interventi programmati”. A renderlo noto il presidente Codacons Cilento Bartolomeo Lanzara.

Da tempo si lavora per una variante a Rizzico, tra Ascea e Pisciotta, ma nonostante i fondi già stanziati l’iter burocratico procede a rilento.

“E’ incomprensibile, tenuto conto della gravità e urgenza degli interventi, il ritardo nell’utilizzo di finanziamenti già stanziati dalla Regione per completare definitivamente la variante all’ex statale 447, risolvendo definitivamente questo annoso problema”, dice Lanzara.

I lavori previsti,  per il completamento della variante all’ex statale 447 che collega Ascea a Pisciotta, riguarderanno il completamento di una variante di circa 2 chilometri sul lato interno del promontorio di Rizzico utile ad arginare il problema. Nel 2019 la Regione Campania ha stanziato 18,7 milioni di euro per la realizzazione dell’opera che dovrebbe essere appaltata non appena la Provincia avrà ultimato l’iter del progetto di fattibilità.

“La frana di Rizzico rappresenta una minaccia – sottolinea Lanzara – anche per i collegamenti ferroviari tra il Nord e il Sud dell’Italia. Una tratta di circa cinque chilometri di rotaie che si snoda quasi completamente attraverso due gallerie. Però, nonostante gli interventi eseguiti e il monitoraggio attento di Rfi sembra difficile prevedere il peggioramento della frana dovuto a causa di piogge eccezionali come sta accadendo in questi mesi nell’area. Una situazione già accaduta nel 2013 quando a causa di piogge consistenti il torrente sommerse il viadotto e il traffico ovviamente venne interrotto”.

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