Buccino: buone speranze per la riapertura del Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale

Una perla nel cuore volceiano

Di Antonella Eleonora Pacella

Le misure anti-covid19 hanno penalizzato non pochi settori e quello della Cultura non è stato da meno. Sembrano esserci, però, buone speranze per la riapertura dei musei dopo il 15 gennaio, così come anticipato nei precedenti DPCM. A Buccino lo scorso settembre si è inaugurato il Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale, ma purtroppo, ha avuto poco modo di aprire al pubblico, causa le norme anti covid. Già sono stati svolti nel virtuale due importanti seminari che hanno visto coinvolti relatori di prestigio e che hanno riguardato due importanti temi, quale quelli dei “Rifiuti nell’economia circolare e del Sud e Meridionalismi” cui sono intervenuti la Direttrice Rosaria Gaeta, il Sindaco di Buccino Nicola Parisi, docenti universitari degli Atenei campani. Due eventi che fanno parte di un ciclo di seminari finanziati dalla Regione Campania.

“Mi avevano chiesto notizie del mezzogiorno; a tutti avevo raccontato quello che avevo visto: e, se tutti mi avevano ascoltato con interesse, ben pochi mi era parso volessero realmente capire quello che dicevo”. Scriveva così Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”, parlando della sua esperienza da esiliato politico nella terra lucana, per la sua posizione antifascista. Di quella sua esperienza esiste una grandissima produzione di opere pittoriche che sono state un po’ oscurate dalla sua fama di scrittore. Grazie all’interessamento della direttrice della Fondazione Luigi Gaeta, Rosaria Gaeta, che a Buccino nasce il Museo dedicato allo scrittore torinese. “Partendo dalla figura di Carlo Levi il museo racconta, con le più recenti forme di Digital Storytelling, i modi e i tempi con i quali si è affermata la Questione Meridionale.

Un evento unico per Buccino dato che si tratta del primo Museo Nazionale dedicato alla questione meridionale. Saranno esposte ben 50 opere inedite, una serie di quadri e litografie originali dell’artista torinese, unica nel contesto nazionale per numero e varietà di temi trattati: amanti, maternità, carrubi, soggetti mitologici. Queste opere sono pensate per essere organicamente integrate in un percorso suggestivo che include anche le litografie leviane (sei opere) di proprietà della Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi. Altra caratteristica del museo è la realizzazione di una piattaforma digitale esplicativa della pittura di Carlo Levi e di ogni singolo quadro abbinata ad una esperienza immersiva con Oculus (Carlo Levi Experience VR).

All’interno del museo si potrà, inoltre, visionare un video introduttivo sulle origini della questione meridionale e, altra particolarità, sarà la Gamification, con tre videogame didattici per i bambini, a cui seguiranno altri per ragazzi più grandi ed esperti. La magnifica collezione è stata resa disponibile dalla Fondazione Carlo Levi di Roma”:così come spiegato da Rosaria Gaeta nel giorno dell’inaugurazione. La Fondazione Luigi Gaeta – Centro Studi Carlo Levi nasce nel 2015 proseguendo il lavoro sociale della già attiva Associazione Culturale “Luigi Gaeta”, costituita nel 2010, operante con finalità di carattere culturale e sociale ed affiliata alla OPES Italia. Dal 2012 organizza il Concorso Nazionale Artistico – Letterario Carlo Levi, che si compone di 2 sezioni: Artistica e Letteraria.

Il Concorso è insignito della medaglia del Presidente della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Dal 2014 organizza, ad inizio Ottobre, la Giornata della memoria della Questione Meridionale insignita a sua volta delle tre medaglie. Il sito dedicato al Museo è ancora in manutenzione, ma si può visitare quello della Fondazione Luigi Gaeta.

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