Agropoli: 52 anni fa la posa della prima pietra per il porto

La storia del porto di Agropoli

Di Redazione Infocilento

Cinquantadue anni fa Agropoli si preparava ad una delle più grandi trasformazioni della sua storia. Il 10 gennaio del 1969, si tenne infatti la cerimonia di posa della prima pietra del porto turistico. All’evento presero parte il primo cittadino Gaetana Troisi, il ministro all’istruzione Fiorentino Sullo, il senatore del PRI Biagio Pinto e Nicola Carola, segretario della locale sezione della DC che tanto aveva fatto affinché il centro cilentano avesse il suo porto.

La spesa iniziale prevista per la costruzione dell’infrastruttura fu preventivata nel 1964 in due miliardi e quattrocento milioni di lire. Per la sua realizzazione (pontili esclusi), il comune ne dovette sborsare duecentocinquantamila in più. Le opere furono suddivise in otto lotti, il primo realizzato dall’amministrazione Troisi mentre gli altri da quella Maurano.

Il porto di Agropoli, nato come struttura di quarta classe, aveva finalità prettamente turistiche con tratti di banchina riservati a piccole unità di pesca. Negli anni, oltre agli esistenti moli di sottoflutto e di sopraflutto, si è provveduto al suo ampliamento con l’istallazione di pontili galleggianti o in cemento. Dal 1991, inoltre, è attivo l’ufficio circondariale marittimo

Prima della costruzione del porto l’area, denominata Salecaro, era già utilizzata dai pescatori come piccolo porticciolo naturale inserito in uno spettacolare paesaggio selvaggio, ancora incontaminato dalla mano dell’uomo. Con la realizzazione del porto quintali di cemento hanno coperto scogliere e insenature naturali, cancellando uno degli angoli più suggestivi della città in nome del progresso e dello sviluppo economico. 

Nei prossimi anni una nuova mutazione potrebbe avvenire nell’area portuale. L’amministrazione comunale negli anni scorsi aveva previsto un progetto da milioni. Esso prevede la realizzazione di un unico grande molo centrale (una struttura a due piani con una torre) che tagli in due tutta l’area portuale, e due moli, uno sopraflutto e l’altro sottoflutto, più estesi rispetto a quelli già esistenti. Difficile che l’opera si concretizzi.
Nei mesi scorsi sono stati avviati ulteriori interventi per il restyling dell’area portuale.

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