Italia “zona gialla rafforzata”: ecco cosa è possibile fare

Nel weekend torna la zona arancione

Di Adnkronos

Italia in ‘zona gialla rafforzata’ oggi e domani, 7 e 8 gennaio. Il nuovo decreto covid valido fino al 15 gennaio entra in vigore e, dopo le regole rigide di Natale, propone per 2 giorni misure più soft per l’Italia in relazione a spostamenti, bar, ristoranti e centri commerciali. La costante è rappresentata dal coprifuoco tra le 22 e le 5. Secondo il decreto, saranno vietati gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute” documentabili con l’autocertificazione. È ammesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Vietati gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma. I bar e i ristoranti potranno essere aperti fino alle 18, poi saranno consentiti l’asporto e la consegna a domicilio. Riapertura anche per i negozi e i centri commerciali.

La zona gialla rafforzata rimarrà in vigore per 48 ore, prima di un nuovo inasprimento delle misure nel nel weekend del 9 e 10 gennaio in zona arancione. Il nuovo decreto covid prevede restrizioni per bar e ristoranti. Spicca il divieto di lasciare il proprio comune. “Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”, prevede il decreto.

Domani, in particolare, riflettori puntati sui dati del monitoraggio settimanale dell’Iss che consentiranno di fare il punto sul quadro dell’epidemia in Italia. L’annunciato inasprimento dei parametri legati alla definizione di zona rossa e zona arancione in base all’indice Rt può produrre lo spostamento di alcune regioni in una fascia con restrizioni maggiori rispetto alla ‘zona gialla rafforzata’, che dovrebbe tornare in vigore l’11 gennaio.

Lunedì prossimo è prevista la riapertura delle scuole superiori con la presenza del 50 % degli studenti. Diverse regioni hanno già annunciato l’intenzione di rinviare il rientro in aula. Veneto, Friuli e Marche si affidano alla didattica a distanza fino alla fine del mese. La Campania scagliona il rientro. Puglia, Molise e Piemonte non ripartiranno l’11.

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