In questi giorni si sta molto parlando dello “street food” ritrovato su una strada principale dell’antica Pompei. Anche ad Agropoli, negli anni ’30, fu ritrovata una “taberna” romana in località San Marco, sito agropolese di rilevanza archeologica, che il professore Piero Cantalupo ipotizzò essere il borgo marinaro Ercula. Area Archeologica che, a partire dagli anni ’30 del XX secolo fino a oggi, è stata distrutta e sommersa da tonnellate di cemento. Nel 1938, in via Montessori, a pochi metri dall’incrocio con via San Marco, durante lo scavo per realizzare la fondazione di un’abitazione, furono ritrovate le rovine di un edificio risalente al periodo romano di Agropoli (I° secolo a.C. – V° secolo d.C.).
Purtroppo, dopo alcuni rilievi che portarono alla scoperta di altri ambienti viciniori, nonché di suppellettili e di un disco di bronzo di ottima fattura, con iscrizioni su entrambi i lati, l’antica Taberna fu smantellata e i reperti perduti. Quell’edificio fu chiamato la “Casa delle Fate“, forse per qualche affresco presente in esso che evocava le fate. Le poche e frammentarie testimonianze orali furono raccolte negli anni sessanta, dall’allora giovane Piero Cantalupo e riportate nella sua Tesi di Laurea presentata nel 1968.
Da un breve incontro con l’Avv.Osvaldo Monzo, che abita nella “Casa delle Fate”, attuale “Casa Carolina”, ho appreso che quell’area per anni è stata interessata da ritrovamenti archeologici, effettuati durante la costruzione di nuove abitazioni: mosaici, suppellettili, anfore, etc. Materiale archeologico andato perduto o distrutto, che avrebbe potuto darci delle utili informazioni sul borgo marinaro di Ercula. Negli anni ’70 il “Gruppo Archeologico Agropoli”, capeggiato dal Prof. Piero Cantalupo, ottenne degli ottimi risultati su ritrovamenti casuali, pur dovendosi districare tra boicottaggi, interessi privati e noncuranza delle Istituzioni Pubbliche. Fatto sta, che in questi ultimi cento anni, abbiamo distrutto un importante periodo delle nostra storia agropolese, riguardante i sei secoli di vita di Ercula, borgo marinaro romano attivo, in località San Marco, dal I° secolo a.C. al V° secolo d.C..
Oggi, per i corsi e ricorsi storici di vichiana memoria, su quel terreno, a pochi metri, ai bordi della trafficatissima via San Marco, dopo duemila anni circa, è stato aperto un Wine Bar con Ristorante, Pizzeria e Vineria.