Campania: 5 milioni per film, festival e sale cinmatografiche

"Si tratta di importanti risultati che affiancano le misure adottate per fronteggiare la crisi"

Di Comunicato Stampa

La Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania ha approvato le graduatorie delle opere audiovisive ammesse a contributo nell’ambito del Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva per l’anno 2020. L’assegnazione di 2 milioni 685 mila euro ai film, documentari e cortometraggi, completa l’iter per l’assegnazione dei 5 milioni di risorse complessive previste per il comparto.

Lo scorso ottobre erano stati già distribuiti 564.500 euro per il sostegno a 51 esercizi cinematografici attivi sul territorio, che hanno risentito in modo particolare della sospensione delle attività a causa dell’emergenza sanitaria.

Inoltre, a novembre, erano stati approvati 51 progetti della sezione «Promozione» del Piano operativo annuale suddivisi in 27 festival, 9 rassegne, 3 premi e 12 attività di alfabetizzazione, ai quali sono andati in totale 1 milione 250 mila euro. Una sezione, questa, che – nonostante le evidenti difficoltà del momento – ha saputo cogliere le opportunità fornite dall’utilizzo delle tecnologie di diffusione online delle opere, valorizzando gli eventi collaterali di dibattito, confronto e formazione delle nuove generazioni.

“Si tratta di importanti risultati che affiancano le misure adottate per fronteggiare la crisi e confermano la concretezza e l’innovazione delle scelte avviate, tra l’altro, con la legge regionale n. 10 del 24 giugno, che ha messo in campo misure urgenti per lo spettacolo e il cinema per l’anno 2020, allo scopo di sostenere i lavoratori residenti in Campania, le imprese e le associazioni protagoniste del settore”, fanno sapere da palazzo Santa Lucia.

Il completamento dell’assegnazione dei contributi fa emergere la forte connotazione innovativa che, in particolare per la prima sezione «Opere audiovisive», ha caratterizzato quest’anno il Piano Cinema.

La Campania, infatti, è la regione italiana con il più importante budget destinato allo «Sviluppo» di opere audiovisive, con 1 milione e 23 mila euro che vanno, per il 2020, a 14 film di finzione (uno in animazione), 4 serie Tv, 15 documentari e 1 corto di animazione, divisi tra le categorie di «progetti singoli» e «slate» (cataloghi di progetti).

È del resto una sezione – quella dello Sviluppo – che ha presentato i massimali di contributo più alti fra i fondi regionali italiani. Ma è ancora più incisivo il fatto che per lo «slate» la Campania è l’unico ente in Italia ad avere attivato un fondo ad hoc, dopo quello di Europa Creativa.

Su questa traccia di importanti novità, per la «Distribuzione» di opere la Campania è stata l’unica istituzione pubblica, oltre al Mibact, ad avere destinato delle risorse mirate: nello specifico 125 mila euro per 5 progetti approvati dalla commissione di valutazione (tre documentari e due film).

Sono invece 11 i film, 9 i documentari e 12 i cortometraggi (di cui 3 in animazione), a rappresentare il nucleo dei beneficiari della sezione «Produzione» con un budget totale di 1 milione e 535 mila euro.

L’impegno della Regione ha permesso così di realizzare progetti di valore caratterizzati da una poliedricità di tematiche e che portano la firma di grandi nomi e giovani di talento, con una forte componente femminile.

La Giunta regionale, infine, ha già stanziato la spesa pari a € 5 milioni di euro per l’attuazione del Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva per l’anno 2021. Sono state, così, anticipate le risorse programmatiche per consentire il rifinanziamento della Legge Cinema 30/2016, coinvolgendo attivamente la Film Commission Regione Campania nell’adozione di provvedimenti da sottoporre alla concertazione con i rappresentanti del comparto.

Infine, ad ulteriore sostegno della categoria è stato emanato il decreto 646 del 21 dicembre 2020 con il quale sono stati erogati bonus di 1000 euro ai primi 200 lavoratori del settore. La seconda finestra con requisiti maggiormente inclusivi scadrà il prossimo 11 gennaio.

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