“L’Unità Speciale di Continuità Assistenziale di Agropoli necessita di essere adeguata strutturalmente ai bisogni delle attività che si espletano“. Così il coordinatore Cisl Fp giovani, Andrea Pastore e Federico Ferrara. Segnalate alcune criticità presso l’Usca di Agropoli. “Sembrerebbe che agli operatori non venga fornito nemmeno il sapone per lavarsi le mani e quindi la possibilità, se non con oneri a proprio carico, del rispetto delle norme igieniche, mediante il rifornimento di sapone antisettico fondamentale in questa fase pandemica, come previsto dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità”.
Ma non solo: “La struttura è sprovvista inoltre di spogliatoio e di un armadietto in cui poter riporre gli effetti personali, nonché dispone di locali inidonei alle procedure di vestizione/svestizione, utilizzati tra l’altro anche come deposito. Gli addetti sono costretti a svolgere i tamponi molecolari in modalità drive through, per l’assenza di una tendo-struttura sotto la quale potersi riparare dalle intemperie”.
“Sarebbe opportuno un immediato intervento, in assenza del quale ovviamente non si può non denunciare l’approssimazione organizzativa con cui si sta intervenendo in un servizio di rilevante importanza al contrasto della diffusione dell’epidemia in atto”, concludono dal sindacato.