Sulla base dei dati emersi dai rilevamenti Arpac negli ultimi mesi la Regione Campania ha individuato le acque di balneazione sul territorio regionale per la prossima stagione estiva.
Sorride il Cilento dove per tutta la durata del monitoraggio del mare non si sono registrate criticità se non a Sapri che risulta infatti la località dove si registrano dei punti interrogativi che però, al momento, non inficiano sulla balneabilità
Le regole
Tutti i tratti di costa la cui classificazione è risultata eccellente, buona, sufficiente e quelle definite “nuova classificazione” sono da considerarsi balneabili ad inizio stagione balneare 2021, ma suscettibili di divieto temporaneo di balneazione in caso di esiti sfavorevoli durante la campagna di monitoraggio. Le acque classificate “scarse” saranno vietate alla balneazione. Queste, inoltre, dovranno essere normalmente monitorate e, ai fini della tutela della salute pubblica, gestite e trattate in modo tale da assicurare l’osservanza delle prescrizioni legislative. La valutazione non si basa soltanto sui dato 2019, ma dell’intero triennio.
Cilento virtuoso
Il Cilento ha dati straordinari: tutto il litorale di Agropoli, Ascea, Casal Velino, Castellabate, Centola, Montecorice, Pisciotta, Pollica, San Mauro Cilento, Ispani, Santa Marina, San Giovanni a Piro e Vibonati è caratterizzato da una classificazione “Eccellente”. Gli altri Comuni costieri, invece, presentano delle eccezioni con alcuni tratti considerati “Buoni” ovvero un gradino al di sotto dell’eccellenza: è il caso della Calanca a Camerota, di Torre di Mare a Capaccio Paestum. A Sapri è solo “Sufficiente” la costa di Cammarelle. Di “Nuova Classificazione” il Lungomare. Un passo comunque in avanti rispetto allo scorso anno quando emergeva una classificazione “Scarsa” che implicò l’unico divieto di balneazione nei 100 chilometri di costa cilentana.
Nel complesso, comunque, il Cilento può sorridere: non vi sono punti non balneabili.