Anche il cilentano Gerardo Botti tra gli scienziati più influenti al mondo

Gerardo Botti nella classifica della rivista PLOS Biology che ha preso in considerazione 22 differenti discipline

Di Costabile Pio Russomando

C’è anche il cilentano Gerardo Botti, originario di Sessa Cilento, tra gli scienziati più influenti nel mondo. E’ quanto emerge dalla classifica pubblicata dalla prestigiosa rivista internazionale PLOS Biology che ha preso in considerazione 22 differenti discipline e 176 sub-discipline scientifiche elaborando le informazioni raccolte dalla banca dati bibliometrica Scopus di Elsevier e valutando, come indicatori, il numero di articoli e pubblicazioni scientifiche in cui il ricercatore è primo o ultimo autore, nonché i dati relativi all’impatto delle stesse in termini di citazioni complessive ricevute.

Nella lista di Plos Biology ci sono altre eccellenze campane e in particolare dell’Istituto Pascale di Napoli. Oltre a Gerardo Botti, infatti, ci sono Paolo Ascierto (cittadino onorario di Sessa Cilento) e Sandro Pignata, direttori di due unità cliniche e di ricerca del polo oncologico partenopeo; il direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale Nicola Normanno e i due responsabili di unità di ricerca, Luigi Buonaguro e Stefania Scala. I sei ricercatori del Pascale sono citati per la loro attività di ricerca nel contesto della oncologia, con caratterizzazione poi in specifici settori che vanno dalla Immunologia alla Patologia, dalla Virologia alla Biologia Molecolare, in base alle specifiche competenze:

NOMEDisciplinaSub-disciplina
Paolo ASCIERTOOncology & CarcinogenesisImmunology
Gerardo BOTTIOncology & CarcinogenesisPathology
Luigi BUONAGUROVirologyOncology & Carcinogenesis
Nicola NORMANNOOncology & CarcinogenesisBiochemistry & Molecular Biology
Sandro PIGNATAOncology & CarcinogenesisGastroenterology & Hepatology
Stefania SCALAOncology & CarcinogenesisImmunology

“Questo risultato prestigioso, basato su parametri oggettivi di standard internazionalmente riconosciuti, è un’ulteriore conferma della elevata qualificazione della ricerca del Pascale nel contesto della oncologia – dice il direttore generale dell’Irccs, Attilio Bianchi – Risultati che si sono raggiunti grazie alla sapiente regia della nostra direzione scientifica che ha supportato lo spessore indiscusso dei nostri ricercatori e dei nostri clinici. Che sei tra ricercatori e clinici del Pascale siano tra i più influenti al mondo indica il valore incrementale della nostra ricerca e della qualità delle cure che l’Istituto è in grado di garantire”.

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