Parco: reti elettrificate per contenere l’emergenza cinghiali, ecco i fondi

Arrivano i fondi dal Parco, ma chi ottiene il finanziamento non potrà più chiedere indennizzi per eventuali danni

Di Gennaro Maiorano

VALLO DELLA LUCANIA. Continuano le iniziative dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per contenere l’emergenza cinghiali. I due baluardi dell’attività posta in essere con la presidenza Pellegrino sono i selecontrollori e le gabbie di cattura, rimedi efficaci solo in parte. Il problema degli ungulati, infatti, rimane e causa ogni anno danni per centinaia di migliaia di euro. Sono soprattutto gli agricoltori a subirli; terreni e coltivazioni vengono distrutte dai cinghiali alla ricerca di cibo. Negli ultimi tempi, inoltre, è sempre più spesso possibile vedere questi animali anche in prossimità dei centri abitati e non mancano incidenti dovuti alla loro presenza.

Ora l’Ente Parco è pronto ad avviare una ulteriore iniziativa per fronteggiare l’emergenza. Sono stati stanziati, infatti, 300mila euro per consentire ai proprietari di fondi di installare reti elettrificate. Tuttavia i destinatari delle risorse non dovranno poi richiedere indennizzi qualora vi siano danni.

Una scelta che non è stata accolta da tutti favorevolmente. Inoltre ci sono i proprietari delle aree contigue al perimetro del Parco che oltre a non poter beneficiare delle risorse non possono neanche chiedere indennizzi e si trovano così a dover fronteggiare il problema senza alcun aiuto.

Una situazione che di fatto non manca di creare perplessità e accresce la sfiducia.

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