Agropoli, acqua bianca nel Testene: individuata fonte dell’inquinamento

30 chilometri a piedi fino a Laureana Cilento per individuare i responsabili dell'inquinamento: Gerardo Scotti scopre l'origine degli abusi

Di Gennaro Maiorano

AGROPOLI. Acqua biancastra nel fiume Testene, trovati i possibili colpevoli. Grazie a Gerardo Scotti, responsabile del progetto Genesi per la riqualificazione e valorizzazione del corso d’acqua di Agropoli, sarebbe stato possibile individuare la causa dello strano fenomeno che la scorsa settimana si è registrato in città. A valle, infatti, l’acqua del fiume ha assunto uno strano colore biancastro. Scotti, che con un’associazione per la tutela dell’ambiente ha avviato una intensa attività per la tutela della flora e della fauna del Testene, vista la situazione ha scelto di risalire il fiume per circa una trentina chilometri.

La potenziale fonte dell’inquinamento è stata individuata in un’azienda di di Laureana Cilento.

Del caso sono stati poi informati i carabinieri della compagnia di Agropoli che hanno effettuato le verifiche del caso e segnalato il possibile abuso.

L’attività di monitoraggio del territorio prosegue e non interessa soltanto il fiume Testene ma l’intero perimetro del comune finalizzato alla tutela dell’ambiente e a prevenire ogni forma di abuso, compreso quello edilizio. A tal proposito nei giorni scorsi la polizia municipale ha posto sotto sequestro un fabbricato in località Mattine.

Condividi questo articolo
Exit mobile version