Piano Vetrale. Tommaso da Celano, cronista della vita di S. Francesco, nel descrivere la prima rappresentazione vivente della Natività, realizzata, secondo la tradizione, nel 1223 dal Santo di Assisi a Greccio (Rieti), scrisse:
« Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme ».
Dopo tanti secoli, una nuova Betlemme rivive nella Chiesa di S. Sofia di Piano Vetrale grazie ad un vero e proprio capolavoro dell’arte presepiale realizzato da Francesco Di Matteo, giovane discendente, niente poco di meno, di Paolo De Matteis.
Francesco con la sua creazione non ha fatto torto al suo illustre antenato, esponente di primo piano del Barocco Napoletano.
Un Presepe (o se preferite, Presepio) che racconta la Natività attraverso scene che riproducono scorci del borgo di Piano Vetrale, murales compresi.
Una sorta di trasposizione temporale e ambientale della nascita di Gesù, attraverso una sapiente miscellanea di tradizione e modernità, realizzando un connubio non stridente, ma sinceramente emozionante della “Grotta” e del mondo “profano” che la circonda.
Un viaggio che permette al fortunato e stupefatto osservatore di riconoscere la “Fontana Vecchia” e tanti vicoli ed angoli del centro storico proiettati in una Giudea cilentana.
Una creazione che per cura e ricerca dei particolari e ricerca non sfigurerebbe al cospetto di tante rappresentazioni della nascita di Gesù ambientate tradizionalmente nella Napoli del Settecento.
Un’opera che sarebbe piaciuta anche a Tommasino, progettata e realizzata in soli 38 giorni come sottolinea lo stesso ideatore: “Per realizzare la struttura sono stati impiegati esattamente 38 giorni di lavoro , un record assoluto dalla progettazione al montaggio per 4 metri di presepe. Ci tengo particolarmente a ringraziare Carmine Nese per avermi aiutato nella realizzazione Giovanna Errico, Eliano Di Matteo e Antonio Di Matteo che hanno curato minuziosamente l’impianto elettrico rendendo la creazione ancora più magica. Antonio Inverso, Felice Infante, Emilio Di Matteo, Federico Sica”.
Un capolavoro di creatività e tenerezza in memoria del Natale di Cristo, capace di trasmettere il messaggio di pace legato alla grandiosità della nascita di Gesù per il Mondo intero.
“Contemplando il Dio Bambino, che sprigiona luce nell’umiltà del presepe, possiamo diventare anche noi testimoni di umiltà, tenerezza e bontà” (Papa Francesco)