Anche in Cilento rabbia contro De Luca. Ristoratori: “Eravamo pronti ad aprire”

De Luca conferma la zona arancione ed esplode la rabbia. Provvedimento tardivo che danneggia i proprietari di attività che speravano in qualche giorno di ossigeno

Di Redazione Infocilento

Anche nel Cilento è un coro unanime di proteste tra i ristoratori e baristi contro il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Quest’ultimo, con un’ordinanza firmata nella giornata di ieri, ha imposto da oggi la zona arancione in Campania, confermando le stesse restrizioni delle ultime settimane. Eppure proprio a partire da oggi la Regione sarebbe dovuta tornare in fascia gialla, almeno fino all’entrata in vigore del decreto Natale. Ciò avrebbe comportato maggiori libertà e l’apertura di ristoranti, pizzerie, bar e altre attività di somministrazione di alimenti e bevande che avrebbero potuto finalmente tornare a servire ai tavolini. A Napoli il settore ha manifestato tutta la sua rabbia scendendo anche in piazza per protestare contro De Luca. Nel Cilento, invece, ciò non accade ma i malumori sono diffusi ed emergono chiaramente attraverso i social.

Il titolare di una attività di Vallo della Lucania non esita a criticare la scelta del governatore: “da una persona così ci saremmo aspettati provvedimenti più restrittivi ma di certo non una conferma della zona arancione “.

“Da domani regaleremo acqua, vi aspettiamo” dice ironico il titolare di un bar di Agropoli. La nuova ordinanza di De Luca, infatti, non solo conferma la zona arancione ma fissa restrizioni maggiori rispetto agli ultimi giorni con la possibilità per i bar di vendere dopo le 11 soltanto acqua tra le bevande, tutte le altre sono vietate. “Una scelta assurda, ridicola, senza senso, che non fa altro che limitare anche l’attività di noi baristi, si sta giocando troppo sulla nostra pelle, da marzo scorso siamo martoriati “, dice il proprietario di un’attività del Golfo di Policastro.

Poi ci sono i ristoratori, quelli maggiormente colpiti dal nuovo provvedimento considerato che molti avevano fatto acquisti per poter riattivare da oggi il servizio ai tavoli. “Eravamo pronti ad aprire, avevamo anche delle prenotazioni per il fine settimana, avevamo fatto degli acquisti, chi ce li pagherà? Dovremmo chiedere a De Luca il risarcimento?“. “Fin quando è stato il governo a ritardare le decisioni De Luca ha sbraitato, ora che lui sa fare un provvedimento restrittivo che entra in vigore poche ore dopo non dice nulla, dovrebbe vergognarsi, chiedere scusa e andare a casa”. Il duro commento di un ristoratore.

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