Il 17 dicembre si sarebbe dovuta svolgere una grande manifestazione, di carattere religioso e civile, per ricordare il vescovo Luigi Pappacoda a 350 anni dalla morte. Purtroppo la pandemia lo ha impedito. La manifestazione però è solo rinviata. Monsignor Pappacoda nacque a Pisciotta nel 1595. Apparteneva alla famiglia del feudatario, che anni prima da Napoli si era trasferita nel Cilento e abitava il Castello.
Qui visse e, anche quando divenne vescovo della Diocesi di Capaccio, decise di fissare a Pisciotta la sede vescovile. Fu poi nominato Arcivescovo di Lecce, dove rimase per oltre trent’anni, fino alla morte, avvenuta nel 1670.
E’ ricordato come uno dei più grandi vescovi di questa città, tanto da essere definito il “Gran Luigi”. Svolse un ruolo di primissimo piano nell’ambito religioso, civile e anche artistico. Avviò, tra l’altro, la trasformazione urbanistica di Lecce facendo ricostruire il Duomo e fabbricare molte altre chiese secondo lo stile architettonico che si chiamò “barocco leccese” le cui forme, ricche e armoniose, hanno valso alla città la definizione di “Firenze del Sud”.
Pisciotta, anche attraverso la realizzazione del Museo parrocchiale, in cui sono esposti cimeli appartenuti al vescovo o da lui donati a questa chiesa, deve orgogliosamente custodire e trasmettere la memoria di questo illustre personaggio, tra i più grandi della storia del nostro paese.
Il “ Comitato Pappacoda”, costituito per l’occasione, presieduto dall’Amministrazione Comunale e di cui fanno anche parte la Parrocchia, la Nuova Pro-Loco Pisciotta,il Gruppo Giovani e Cilento Cultura in Movimento, sta lavorando perché l’evento si realizzi nella primavera del prossimo anno.