Nel territorio cilentano, durante il periodo natalizio, si è soliti preparare le cosiddette “pastorelle” o “lucerne”. Questi dolcetti che adornano le nostre tavole sono realizzati in pasta sfoglia ripieni di “castagnaccio” e poi fritti.
Ma perché vengono definiti pastorelle o lucerne?
Secondo una antica tradizione cilentana, le figlie dei pastori preparavano in occasione del loro fidanzamento questi dolci ripieni di castagne e cioccolato, da qui sembrerebbe derivare l’origine del termine “pastorelle”. Tuttavia, questa denominazione potrebbe anche alludere ad una figura del presepe.
Sono detti da altri invece “lucerne” (dal latino lucerna, ovvero lampada) per la loro forma, che ricorda una stella, simbolo di luce e speranza nella notte del Santo Natale.
Questi dolcetti vengono anche chiamati: cauzuncielli (calzoncelli), castagnacci, castagnelle e pastuccelle, a seconda del paese di provenienza.