Agropoli, Botticchio: “Sindaco ritiri delega all’assessore alla sanità”

Scontro in consiglio comunale sull'ospedale di Agropoli

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. La polemica sul covid hospital finisce in consiglio comunale. Se ne è discusso su impulso del consigliere Gisella Botticchio che ha interrogato l’assessore delegato alla sanità (e responsabile del reparto dell’ospedale di Agropoli) Rosa Lampasona. Quest’ultima era assente alla seduta, pertanto la replica è stata affidata al sindaco Adamo Coppola. Botticchio chiedeva lumi sulla situazione del nosocomio e in particolare sul numero di decessi giudicato eccessivo. “Sono stata sollecitata dalla popolazione”, ha esordito il consigliere della Lega, non risparmiando critiche al sindaco che aveva già replicato alle accuse: “Invece di parlare dei problemi che ci sono attacca il consigliere, c’è sempre un invito all’omertà”.

Poi, affrontando il tema dell’interrogazione, osserva: “Oggi ci sono 16 decessi, solo un paziente è stato trasferito a Campolongo, gli altri sono ancora là. Mi aspettavo che qui ci fosse la dottoressa, se questa persona è impegnata il sindaco la deve sostituire”.

“Non può far passare l’idea che all’ospedale di Agropoli muoiono le persone, come se il personale non fosse adeguato a curarle”, la replica di Coppola che ha anche chiarito i motivi dell’assenza dell’assessore Lampasona: quest’ultima, essendo un dirigente medico di una struttura pubblica, non potrebbe esternare dei dati di competenza della direzione sanitaria.

Il primo cittadino, dopo aver riassunto i numeri forniti dall’Asl nei giorni scorsi (leggi qui) si è rivolto al consigliere di minoranza: “Io al suo posto mi vergognerei e chiederei venia agli operatori sanitari e il messaggio che lei sta facendo passare è bruttissimo”.

“Le scuse le deve fare lei. La prima cosa da fare è ritirare la delega all’assessore Lampasona che è un bravo medico quindi è importante farle lasciare questo. Individui un assessore alla sanità che informi i cittadini”, ha ribattuto Gisella Botticchio. “C’è un tasso di mortalità del 50% non se ne poteva non parlare. L’Asl ha dato i dati ma si è informato se ci sono gli specialisti?”. Con questa domanda il consigliere ha chiuso il suo intervento.

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