Centri di raccolta per rifiuti elettronici: fondi per comuni di Cilento e Alburni

Arrivano i fondi per centri di raccolta Raee: recuperare questi rifiuti è fondamentale per salvaguardare l'ambiente

Di Ernesto Rocco

Si sono concluse le valutazioni dalla Commissione Paritetica composta da ANCI, Produttori di AEE, Associazioni delle Aziende di raccolta e Centro di Coordinamento RAEE, istituita per l’identificazione degli assegnatari dei contributi del Bando RAEE pubblicato lo scorso 3 giugno 2020. Questo era finalizzato alla infrastrutturazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei Centri di Raccolta e alla realizzazione di progetti di comunicazione locale e per la raccolta continuativa di RAEE domestici. La dotazione economica complessiva del Bando è pari a € 2.242.871,00, comprensivo degli avanzi dei Bandi precedenti.

Per l’anno 2020 il Bando premia un totale di 64 progetti su 188 candidature trasmesse, i quali beneficeranno di un contributo economico per l’ammodernamento di Centri di Raccolta esistenti, per la realizzazione di nuovi Centri di Raccolta e per l’attivazione di progetti di comunicazione locale e di sistemi per la raccolta continuativa dei RAEE domestici sul territorio.

I Beneficiari del contributo dovranno sottoscrivere un’apposita Convenzione con il Centro di Coordinamento RAEE e trasmetterla entro 30 giorni lavorativi dalla data di pubblicazione delle graduatorie.

Fondi anche per comuni di Cilento e Alburni. A risultare beneficiari sono Roscigno, Rofrano, Cannalonga, Camerota, Montecorice, Alfano e Sapri.

Non ammessi: Atena Lucana, Torre Orsaia, Roccadaspide, Caselle in Pittari, Montano Antilia, Futani, Laurito, Vibonati, Caggiano e Piaggine.

I Raee sono rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Essi sono particolari: i principali problemi sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l’ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell’ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua con ripercussioni sulla salute umana.

Ecco perchè è necessario il recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale.

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