Semi di canapa in cucina: occhio ai valori nutrizionali

Di Redazione Infocilento

Utilizzare i semi di canapa in cucina? Non è affatto un’idea strampalata come può sembrare.

La canapa, infatti, è una pianta universale: analogamente a quello che il maiale rappresenta per noi Occidentali, della pianta di cannabis non si getta via nulla. Dalle fibre alle foglie, dai fiori ai semi: tutto della cannabis può essere utilizzato e presenta non pochi benefici per l’uomo e l’ambiente.

Ecco perché non sono pochi i cuochi e le cuoche che stanno rivolgendo la propria attenzione e ricerca culinaria verso i migliori semi bsf seeds e altri importanti brand per sperimentare nuove soluzioni intriganti per le proprie preparazioni.

Trattandosi di semi, infatti, si ha a che fare con un ingrediente estremamente versatile che può essere impiegato sia per la preparazione di salse o pesti sia per pura decorazione. Se macinati, inoltre, i semi di canapa possono essere impiegati per la preparazione di farine per dolci o salati.

Ma perché tutta questa attenzione? Quali sono i valori nutrizionali dei semi di canapa che hanno tanto convinto gli appassionati dei fornelli?

Si tratta solo del piacere della novità o vi sono motivazioni più profonde?

Semi di canapa: valori nutrizionali e benefici

Alla base della crescente popolarità dei semi di canapa vi sono non pochi studi nutrizionistici, come quello pubblicato dal National Institutes of Health statunitense che analizza gli effetti dell’uso alimentare dei semi di canapa sul sistema cardiaco ed emostatico.

Cosa è stato scoperto?

I valori nutrizionali dei semi di canapa

La ricerca in questione ha messo in luce come i semi di canapa risultano essere un alimento particolarmente equilibrato.

Ogni 100g di prodotto, infatti, provvede ad un apporto calorico di 553 kcal, circa il 25% del fabbisogno medio di una persona adulta e l’11% di uno sportivo di livello dilettantistico.

Oltre a questo, 100g di semi di canapa contengono:

  • 48,75g di grassi, dei quali solo 4,6g sono acidi grassi saturi, 5,4g di acidi grassi monoinsaturi e 38,10g di acidi grassi polinsaturi;
  • 4,96g di acqua;
  • 31,56g di proteine. I semi di canapa sono alimenti proteici completi in quanto contengono tutti e 8 gli amminoacidi essenziali alla sintesi proteica;
  • 8,67g di carboidrati;
  • 4g di fibre;
  • 11,22g di acido linolenico, più comunemente noti come omega-3 e omega-6, in base alla variante molecolare. Il rapporto tra questi due grassi nei semi di canapa è considerato più che ottimale, con l’omega-3 presente in quantità 3 volte superiore all’omega-6;

Questi valori permettono di classificare i semi di canapa non solo come un ingrediente estremamente valido per l’alimentazione, ma come un vero e proprio integratore.

Semi di canapa: ricchi di minerali e vitamine

In particolar modo a rendere i semi di canapa dei validissimi integratori è il loro elevato contenuto di sali minerali fondamentali al benessere dell’organismo.

Per 100g di semi di canapa, infatti, vi sono:

  • 70mg di calcio, circa l’1% del fabbisogno giornaliero di un uomo e donna adulti;
  • 8mg di ferro, l’80% di quanto richiesto quotidianamente dall’organismo di un uomo adulto e il 45% della assunzione consigliata alle donne in età fertile;
  • Circa 2000mg di fosforo, il doppio del fabbisogno giornaliero di un adulto;
  • 700mg di magnesio, più che sufficiente a sopperire al fabbisogno giornaliero consigliato di 240mg;
  • Circa 1000mg di potassio, sufficienti a coprire il 30% del fabbisogno giornaliero di un adulto;
  • Circa 15mg di zinco, che copre interamente il fabbisogno giornaliero di un uomo adulto e l’80% dell’assunzione consigliata ad una donna adulta;

I valori nutrizionali dei semi di canapa, tuttavia, non si limitano alla presenza di importanti sali minerali. Lo studio americano ha evidenziato un elevato contenuto di proteine, specialmente del gruppo B e E.

Per ogni 100g di semi di canapa, infatti, il nostro organismo riceve:

  • Il 100% del fabbisogno di vitamina B1, o tiamina, essenziale per un bilanciato metabolismo energetico, per l’equilibrio emostatico e la salute del sistema nervoso;
  • Il 20% del fabbisogno di vitamina B2, o riboflavina, importantissima per la respirazione cellulare e il metabolismo di grassi, amminoacidi e glucidi;
  • Il 50% del fabbisogno di vitamina B3, o niacina, che funge da protezione per la pelle oltre a agire positivamente sulla circolazione sanguigna e sui processi digestivi;
  • Il 50% del fabbisogno di vitamina B6, o piridossina, coinvolta nella sintesi di neurotrasmettitori come dopamina, serotonina e noradrenalina, oltre ad essere un importante coenzima coinvolto nel metabolismo degli amminoacidi;

Semi di canapa: integratori o valido ingrediente?

Sorge spontanea la domanda: i semi di canapa sono anche un valido ingrediente? Possono avere qualche impiego in cucina o la loro utilità si limita agli eccezionali valori nutrizionali?

La risposta è semplice: i semi di canapa non costituiscono affatto un ingrediente completamente estraneo alle cucine. Purtroppo le diete Occidentali sono troppo incentrate sui una scelta limitata di cereali (grano, riso, mais) per accettare di buon grado l’introduzione di nuovi alimenti.

Eppure i semi di canapa sono impiegati da millenni nelle cucine orientali, svincolate dalla dittatura del grano.

Nell’Estremo Oriente i semi di canapa sono impiegati sia per la fabbricazione di salse o miscele speziate (come lo Shichimi giapponese), sia per alimenti veri e propri, come l’Hemp-fu, un tofu ricavato non dai semi di soia ma da quelli di canapa.

La crescente diffusione delle intolleranze, inoltre, ha portato anche alla nascita dell’Hemp milk, il latte estratto dai semi di canapa, dal gradevole retrogusto di nocciola.

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