Domani doveva essere il giorno del ritorno in classe per molti studenti campani. E quanto prevedeva una ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che aveva fissato la data del 9 dicembre per la riapertura degli istituti scolastici. Di fatto così non sarà. Lo stesso De Luca nella giornata di ieri ha firmato un nuovo provvedimento nel quale dispone la chiusura delle scuole fino all’Epifania, confermando il rientro in classe soltanto degli alunni della seconda elementare che si aggiungono a quelli della scuola dell’infanzia e della prima elementare che già da alcuni giorni erano ritornati in aula. Neanche per questi ultimi, però, vi è uniformità. Molti comuni, infatti, hanno scelto di ritardare il rientro in classe, pure per i più piccoli.
Alcuni sindaci hanno firmato delle ordinanze prima ancora che la Regione facesse la sua, altri come il sindaco di Agropoli, quello di Montecorice, di Castellabate, di Vallo della Lucania, di Sessa Cilento e Omignano hanno atteso le decisioni del presidente De Luca. Ultimo in ordine di tempo ad aver scelto di rinviare la ritorno in aula a dopo le festività di Natale è stato Giovanni Fortunato l, primo cittadino di Santa Marina, alla luce anche dell’emergenza che vede tra i contagiati anche un bimbo che frequenta una scuola del posto. Laddove gli amministratori locali non hanno preso una decisione sono arrivate le mamme a dire la loro.
Nel Vallo di Diano, ad esempio, i genitori dei piccoli studenti di Polla e San Pietro al Tanagro, hanno rivolto accorati appelli ai sindaci affinché si rinviare il rientro a scuola. Una soluzione non adottata invece , a Sala Consilina e Buonabitacolo dove domani si tornerà regolarmente in aula fino alla seconda elementare.
In ogni caso, qualsiasi siano le decisioni prese, l’apertura o la chiusura delle scuole è un tema destinato a far discutere.