Vallo, astensione dalle udienze penali: è polemica

Ecco le ragioni della polemica tra gli avvocati

Di Redazione Infocilento

Termina oggi, 4 dicembre, l’astensione dalle udienze penali  indetta dalla Camera Penale di Vallo della Lucania. Nelle scorse settimane gli avvocati avevano sollecitato la convocazione di un tavolo – da trasformare in tavolo permanente – tra tutti i soggetti interessati (dai capi degli Uffici alle rappresentanze degli amministrativi) con “l’unico scopo di prospettare e condividere regole e soluzioni funzionali, pur nelle difficoltà del Tribunale, a consentire il più proficuo esercizio del sistema Giustizia, atteso che quest’ultimo incide e profondamente sul tessuto economico sociale dell’ambito territoriale di riferimento”. Non essendo ciò avvenuto era scattata la protesta.

Eppure alcuni avvocati evidenziano come “la dichiarazione di astensione dalle udienze penali  viene utilizzata ad  uso e consumo proprio da parte di alcuni dei componenti della stessa Camera Penale , che ha indetto l’astensione”.

“ Si è verificato che,  nonostante  agli atti del processo  il difensore avesse depositato con pec  la dichiarazione  di astensione dalle udienze penali,  ottenendo, così, il rinvio dei processi,  nello stesso giorno, in tarda mattinata, lo stesso difensore  inviava una pec per la revoca della sua  dichiarazione di astensione ,  trattando il processo alle ore 14,30 della stessa  giornata, senza, però,  addurre, come avrebbe dovuto, specificati  motivi  di urgenza e/o di imminente prescrizione dei reati  presenti in fascicolo, in dispregio alle più elementari  norme di correttezza e di deontologia – si legge in una missiva di un gruppo di professionisti –   La trattazione della causa avrebbe potuto compromettere  la partecipazione  al processo del  difensore di una eventuale parte civile,  il quale,  confidando  nella dichiarazione di astensione resa dal difensore, acquisita agli atti del processo, avrebbe potuto non essere presente in aula, con grave pregiudizio per la difesa di parte civile. Parimenti,  nella giornata successiva,  sempre vigente la dichiarazione di  astensione,  lo stesso difensore  faceva pervenire in cancelleria  una pec  con dichiarazione di adesione all’astensione  dalle udienze. Però,   il difensore dell’imputato, che proveniva da Napoli,  al  quale non era stata data comunicazione   della astensione proclamata  dalla Camera Penale  di Vallo della Lucania,   si recava  in tribunale  a Vallo della Lucania  per l’orario fissato alle ore 12,00, come da calendario  pubblicato, senza  vedersi accogliere la dichiarazione di astensione , con conseguente rinvio del processo. Nel caso specifico la dichiarazione di astensione  non doveva operare in quanto il difensore era a sua volta patron di Parte Civile”.

“Tali discutibili comportamenti professionali  debbono essere  disciplinarmente sanzionati . La dichiarazione di astensione  dalle udienze non deve essere  utilizzata  a proprio uso e consumo, con il rischio di vanificarne  i motivi.  Si deve, invece,  sostenere lo sforzo   di una intera classe professionale , che condivide tale  dichiarazione  e responsabilmente presenzia a tutti i processi”, concludono gli avvocati vallesi.

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