FOTO | Sapri: dopo l’ondata di maltempo si continua a lavorare per riparare i danni

Strade trasformati in veri e propri fiumi, locali allagati: a Sapri si è ancora al lavoro per mettere in sicurezza il territorio

Di Letizia Baeumlin

Si continua a lavorare a Sapri. Dopo la forte ondata di maltempo di ieri diverse zone della città sono rimaste allagate. Un fenomeno non nuovo nella città della Spigolatrice ma che questa volta si è presentato con una forza inaspettata. Appena 24 ore fa le strade si sono trasformate in fiumi di acqua e fango e non sono mancati problemi in particolare nei locali interrati ma anche in quelli a livello strada. Ieri le squadre di Vigili del Fuoco, gli operati del Comune e un gran numero di volontari della Protezione Civile provenienti anche da altre località, sono intervenuti per tirare fuori l’acqua dai locali e ripulire i tombini che a causa della copiosa pioggia caduta sul territorio erano ormai saturi e non riuscivano più a fare il loro compito.

Si è temuto anche per l’incolumità di alcune persone. Mauro Cetrangolo, di San Giovanni a Piro, ad esempio, ha raccontato di essere rimasto bloccato in una traversa e di essere salito sul tetto del suo suv.

La macchina dei soccorsi comunque è stata celere e ad essa si rivolge Giuseppe Del Medico, consigliere comunale. “E’ sempre doloroso vedere la nostra Città devastata dalla furia dell’acqua e dal fango, ma in questi momenti drammatici dimostriamo sempre di essere una comunità vera. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno aiutato e ci stanno ancora aiutando, a tutte le persone che hanno dato una mano per ripulire sia gli spazi pubblici che le proprietà private invase da fango e detriti. Occorreranno ancora alcuni giorni per rivedere la nostra città ripulita e ordinata, ma uniti ce la faremo”, ha detto.

Se Sapri in pochi giorni riuscirà ad uscire dall’emergenza restano ancora i problemi negli altri comuni del Golfo di Policastro colpiti dall’alluvione del 17 novembre scorso. Ancora oggi, infatti, si lavora sul patrimonio pubblico e privato. Alcuni interventi sono già stati eseguiti ma per molti altri serviranno le risorse del Governo.

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