Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. E’ quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da domani. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.
Dunque il “problema scuola” (limitatamente agli istituti superiori) è per ora rinviato anche se in attesa della firma del Dpcm c’è ancora nell’esecutivo chi prova a trattare.
La scelta di rinviare il suono della campanella per le superiori, però, è sostenuto da più parti. Anche le Regioni sono contrarie al rientro in classe prima di gennaio. Il problema principale è l’intasamento dei trasporti, difficilmente gestibile.
Nel Cilento alcuni sindaci hanno scelto di non aspettare le decisioni del Governo e hanno già disposto la chiusura di tutte le scuole (non solo le superiori) fino alle vacanze natalizie. A fare da apripista è stato Castelnuovo Cilento. Nella serata di ieri medesimo provvedimento è stato adottato dal sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia. Questa mattina, infine, è arrivata l’ordinanza anche del sindaco di Montano Antilia Luciano Trivelli.