AGROPOLI. Gli uomini della Polizia Municipale, guidati dal comandante Sergio Cauceglia, hanno tratto in arresto un 40enne di Agropoli, tossicodipendente, accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’uomo, come suo solito, già intorno alle 9 di questa mattina cercava con insistenza di vendere dei capi di abbigliamento alle persone in fila alla posta, in via Pio X. Avvicinato da due agenti della Polizia Municipale e invitato ad allontanarsi e ad indossare correttamente la mascherina, ha risposto in malo modo. Poco dopo è stato nuovamente fermato in piazza Vittorio Veneto e anche questa volta alla richiesta di allontanarsi si è rifiutato ed ha cominciato ad urlare ed inveire contro il comandante Cauceglia, intervenuto con un altro agente per invitarlo alla calma.
L’uomo si sarebbe prima rifiutato di consegnare i documenti, poi avrebbe colpito gli agenti con un pugno. A quel punto è stato bloccato e immobilizzato. La Polizia Municipale, per garantire la tutela del 40enne durante l’arresto (vista anche la sua corporatura esile) ha chiesto l’intervento del 118, ma l’uomo ha rifiutato di sottoporsi ad una visita. Sul posto erano presenti anche i carabinieri della stazione di Agropoli, agli ordini del comandante Carmine Perillo che hanno operato in stretta sinergia con gli agenti della Polizia Municipale.
L’uomo è stato sottoposto ad arresto con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’udienza di convalida potrebbe avvenire già nel pomeriggio. Al momento il magistrato ha disposto per lui gli arresti domiciliari.
Da tempo i cittadini chiedevano un intervento delle forze dell’ordine. L’uomo era sospettato, in particolare dai residenti del centro cittadino, di essere l’autore di furti di vari prodotti, dalla frutta asportata in giardini e cortili, a biciclette, capi di abbigliamento ad altri beni che provava a rivendere in pieno centro per poter ottenere i soldi necessari ad acquistare la sostanza stupefacente.
Negli ultimi tempi era divenuto insistente e spesso infastidiva i passanti, ecco perché si chiedeva un intervento delle forze di polizia.