In Campania il contagio da Coronavirus nelle ultime due settimane ha rallentato la sua corsa e in virtù del miglioramento di molti dei 21 indicatori di rischio, presi in considerazione nel monitoraggio del ministero della Salute, potrebbe avviarsi a passare in zona arancione dalla prossima settimana. L’Rt uno dei parametri più sensibili, per misurare la temperatura del virus, è in costante ribasso: dal valore di 1,62 registrato l’8 novembre tale parametro ha perso circa 5 lunghezze attestandosi, il 15 novembre, a 1,11. Se ne saprà di più nelle proissime ore
Cosa cambia tra zona rossa e zone arancione?
Spostamenti
Il cambiamento più grande, se la regione dovesse ‘diventare arancione’, consiste nel venire meno del divieto di spostamento all’interno del proprio comune. In zona arancione è possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5. Anche nelle zone arancioni è invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Rimane consentito, analogamente a quanto accade nelle rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per “raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti”. Tutti questi spostamenti – si legge nelle Faq del Ministero – dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario”. È consentito anche se “fortemente sconsigliato” anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.
Negozi, ristoranti e centri commerciali
Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non più soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica e i centri commerciali (che però rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi).
Scuole
Non ci sarebbero cambiamenti per gli istituti superiori e professionali: anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100. Rimango aperte, ovviamente, scuole elementari e dell’infanzia. Per quanto riguarda le medie, le lezioni dovrebbero tornare a essere in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.
Trasporti, sport e cultura
Invariata con la ‘promozione’ a zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l’ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, piscine e palestre.