Una recentissima comunicazione da parte di PayPal, che ha voluto mostrare il suo pieno supporto nei confronti della valuta digitale più famosa al mondo, ovvero il Bitcoin, la cui corsa, raggiunti i 15000 dollari, per tanti analisti proseguirà, ma anche la crescita di un gran numero di iniziative private in riferimento ai global stablecoin, come ad esempio il progetto Libra 2.0. Non solo, visto che ci sono anche altri fattori che fanno pensare come sia un momento particolarmente delicate e importante del processo evolutivo delle criptovalute.
Ad esempio, il legislatore dell’Unione Europea sta prestando sempre maggiore attenzione nei confronti del mercato dei criptoasset, così come le banche centrali si stanno focalizzando sempre di più rispetto alle CBDC, ovvero le Central Bank Digital Currency.
C’è fermento nel mondo delle criptovalute
Una situazione che dovrebbe chiaramente far alzare le antenne anche di tutti coloro che sono soliti investire quotidianamente sul trading criptovalute e che devono prestare la massima attenzione a ogni novità o cambio di scenario che si profila all’orizzonte. È abbastanza facile intuire come il processo di digitalizzazione delle varie monete sta proseguendo sempre più spedito.
Proviamo a capire, però, come la discesa in campo e il relativo annuncio da parte di PayPal possano incidere sul Fair Value di una criptovaluta. In sostanza, PayPal ha confermato come stia lavorando per garantire il supporto a Bitcoin e altre valute digitali, offrendo la possibilità di sfruttarle alla stregua di fonti di finanziamento per quanto riguarda il commercio digitale.
Cosa ha comunicato PayPal
Il colosso di Palo Alto ha messo ben in chiaro le cose: infatti, ha comunicato come metterà i propri clienti, in una prima fase solo ed esclusivamente quelli americani, nella condizione di usare i fonti in criptovaluta per provvedere a sussidiare il valore monetario dei conti legati al debitore. Di conseguenza, ecco che il movimento dei fondi tra il conto PayPal del pagatore e il conto di chi riceve i soldi, si svolge interamente in moneta a corso legale e, chiaramente, ha il valore liberatorio che già caratterizza ogni altra valuta.
In poche parole, questo vuol dire che, a dispetto di quanto non si verifica con i Bitcoin, il movimento di pagamento in moneta flat ha la capacità di provvedere all’estinzione delle obbligazioni pecuniarie tra colui che paga e colui che riceve i soldi. In tal senso, tale transazione di pagamento può essere sfruttata per l’estinzione di ogni tipologia di debito che il detentore di una criptovaluta ha rispetto a un terzo, semplicemente mediante la cessione e la sua accettazione come vero e proprio mezzo di pagamento.
L’intesa di PayPal con Paxos
È da mettere in evidenza l’accordo che è stato raggiunto da parte di PayPal con Paxos, un operatore che è certificato da parte dello Stato di New York a lavorare nel campo delle criptovalute, alla stregua di exchange & wallet provider, secondo la licenza denominata “BitLicense”.
Quindi, il wallet di criptovalute Paxos, garantirà l’accesso in via del tutto automatica direttamente tramite la piattaforma di PayPal e andrà ad abilitare il pagamento della ricarica del conto di chi deve pagare nell’esatto momento in cui si ha la necessità di provvedere all’acquisto di qualsivoglia bene o servizio con uno dei tanti esercizi commerciali che hanno stipulato una convenzione con PayPal.
In poche parole, è abbastanza chiaro che PayPal, in questo caso, assume quasi il ruolo di un enorme merchant, che va a vendere al proprio utente il valore della moneta che serve a dare sussidio al conto del debitore, dando l’ok al pagamento in criptovaluta. Ed è altrettanto facile notare come una simile operazione va a risolvere una problematica di non poco conto che condizionava in po’ l’esperienza di uso in riferimento ai pagamenti eseguiti in Bitcoin.