L’Atletica Agropoli, capeggiata da Angelo Palmieri, nei giorni scorsi ha raggiunto il traguardo prestigioso del secondo posto ottenuto ai campionati nazionali assoluti. Il movimento cilentano si è piazzato, con 16770 punti, dietro all’Ermenegildo Zenga, di Biella, mettendosi alle spalle l’Atletica Asti. Il traguardo è stato raggiunto nella categoria femminile, grazie alle prestazioni di Chiara Tarani, Francesca Paolillo e Gerardina Spinelli, guidate dall’allenatrice Angela Gargano.
Atletica Agropoli: ecco come si è arrivati alla seconda piazza nazionale di prove multiple
La prova multipla, che ha regalato il secondo posto all’Atletica Agropoli, prevede sette discipline diverse sulle quali gareggiare, divise in due giornate. Nella prima spazio ai 100 metri ostacoli, i 200 piani, il salto in alto ed il getto del peso. Nella seconda, poi, spazio a salto in lungo, lancio del giavellotto e 800 metri. Per ogni gara, ogni prestazione ha un punteggio di riferimento, sommandoli si ottiene il punteggio finale di ogni singolo atleta. I migliori quattro punteggi, ottenuti da tre singole atlete, ottenuti in competizioni ufficiali vengono sommati definendo la classifica nazionale definitiva.
Francesca Paolillo, le parole della giovane atleta di Capaccio-Paestum.
Abbiamo raggiunto, per saggiare gli umori dopo il grande risultato ottenuto dalle cilentane, Francesca Paolillo, atleta di Capaccio-Paestum, classe 1998.
Francesca Paolillo come si è avvicinata al mondo dell’atletica?
“Pratico atletica dal 2012, la mia specialità sono le prove multiple ossia il pentathlon, disciplina su cinque gare al coperto, e l’eptathlon, disciplina all’aperto su sette. Mi sono avvicinata all’atletica, dopo aver fatto pallavolo, in terza media, grazie a un progetto con la scuola fatto con la mia squadra. A capo della belle iniziativa vi erano i professori Maurizio Turriziani e e Angelo Palmieri. Da quel momento non ho più smesso”.
Che risultati hai raggiunto in questi anni?
“Oltre al mio personale nelle multiple, raggiunto quest’anno, di 3823 punti mi sono tolte altre soddisfazioni. Tra queste la competizione dove mi esprimo meglio è il salto in alto, dove grazie all’1.63 di quest’anno ho ottenuto il pass per i campionati italiani di categoria dove sono arrivata dodicesima. Nelle attuali graduatorie nazionali 2020 nella mia categoria, nelle prove multiple, sono undicesima, mentre nel salto in alto, disciplina preferita tra le sette dove ho un personale di salto di 1.63 metri, tredicesima”.
Che importanza ha avuto nella crescita di Francesca Paolillo l’Atletica Agropoli?
“L’Atletica Agropoli è stata ed è la mia squadra da quando ho iniziato. Siamo una squadra unita e i rapporti vanno oltre lo sport. Stiamo crescendo sempre di più, sia a livello agonistico ma anche organizzativo ospitando anche diversi campionati italiani. Angelo e Angela investono e credono in noi, hanno molta passione per questo sport e si può constatare da quello che ne sta venendo fuori”.
Come vi siete organizzate durante la fase di stop delle attività?
“Quest’anno è stato carico sia positivamente che negativamente, ma noi siamo rimasti sul pezzo sempre. La pandemia ha significato allenarsi a casa, ha significato arrangiarsi a casa, ma ne siamo usciti più forti di prima. Ci siamo fatti compagnia per videochiamata, ci siamo allenati sempre e alla fine siamo stati ripagati. Siamo ritornati in campo, sono arrivati i risultati. E’ arrivato il campionato italiano individuale, esperienza che ho rivissuto dopo qualche anno dall’ultimo e poi ciliegina sulla torta il secondo posto italiano a squadre sulle prove multiple”.
Come è stato raggiungere questo obiettivo per te?
“La nostra squadra di prove multiple sta crescendo molto. L’opportunità di avere due compagne con la quale condividere lo stesso obiettivo di lavoro non è molto semplice da trovare ed è stimolante come situazione, infatti delle volte ci divertiamo a sfidarci e a scommettere. Stiamo crescendo sia singolarmente e di riflesso come squadra”.
Quali sono gli obiettivi sportivi nel futuro di Francesca Paolillo?
“Quest’anno io lascio le categorie giovanili per passare a quelle assolute e lì c’è bisogno di quel qualcosa in più per starci dentro. Ciò significa più impegno, più determinazione e continuare a lavorare come stiamo facendo. Diciamo che l’appetito vien mangiando e i risultati di quest’anno ci danno una buona carica per il prossimo sia a livello individuale e anche di squadra. Sono appena uscita da un infortunio e siamo ancora in questa brutta pandemia purtroppo ma noi come sempre cerchiamo di esserci”.
Credi che questo sport meriti maggior seguito, in particolare da parte degli organi di informazione?
“Penso che assolutamente questo sport abbia bisogno di più visibilità, più progetti nelle scuole in modo di avvicinare più ragazzi allo sport e a questo sport. Grazie ai diversi campionati italiani che abbiamo ospitato, abbiamo portato il meglio dell’atletica di ogni categoria qui, oltre 3000 persone e questo può solo che giovare ai ragazzi, al turismo e anche l’interesse pubblico verso questo sport”.
Chi vorresti ringraziare in particolare dopo questo traguardo?
“Voglio ringraziare tutta la mia squadra, tutte le persone che lavorano al nostro fianco. Angelo e in modo particolare Angela, che lavora molto su di noi e fino all’ultimo quest’anno con il suo pancione è stata presente quanto più possibile. Il mio ex professore, tutte le persone a me vicine che credono in me, i miei fisioterapisti Luigi Pisani ed Enrico Vergadoro che supportano in caso di problemi e paranoie”.