Era il 1966. Firenze. In soccorso della città in ginocchio per l’alluvione arrivarono quelli che furono ribattezzati gli “angeli del fango”, persone – soprattutto giovani- provenienti da ogni parte d’Italia per aiutare i fiorentini a rialzarsi. Ed oggi, nel piccolo, gli angeli del fango sono protagonisti anche nel nostro territorio. Persone provenienti da ogni comune del Golfo per sostenere quei cittadini che a causa della bomba d’acqua di questa notte sono stanno vivendo ore drammatiche.
In tanti hanno risposto all’appello delle istituzioni e sono accorsi ad aiutare operai comunali, dell’Anas, della Comunità Montana e i vigili del fuoco. Ci sono i volontari della protezione civile, ci sono i membri della Croce Rossa del comitato di Sapri e comuni cittadini.
C’è da rimuovere fango e detriti dalle strade, da ripulire garage e locali, da assistere gli sfollati, oltre venti persone tra i comuni di Santa Marina e Vibonati. Chi non ha potuto essere presente ha comunque fatto il suo.
“La Croce Rossa di Sapri- spiegano i volontari – è attiva in assistenza alle persone sul territorio agenzie alla collaborazione dell’Unione commercianti sapresi UCS e bar ed attività del Comune di Sapri che con thè caldo e bottiglie di acqua potabile sta vicino alle famiglie colpite in queste ore dall’alluvione”.
In questo momento si sta lavorando alacremente non solo nei comuni del Golfo ma anche più a nord, tra Camerota e Palinuro dove i volontari di Protezione Civile gruppo Menaica stanno liberando la Mingardina e la strada Centola – Palinuro invase dai detriti.