Mancano medici, Pellegrino: si nega ai neolaureati possibilità di specializzarsi

Mancano medici, Pellegrino: «Il Paese ha bisogno di investire in competenze e professionalità e la sanità è certamente una priorità»

Di Filippo Di Pasquale

“Si nega ai neolaureati la possibilità di specializzarsi”. Lo ha detto Tommaso Pellegrino, medico oncologo, consigliere regionale e presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
“Le difficoltà che in questi giorni stanno riguardando il nostro Sistema Sanitario – ha dichiarato Pellegrino – sono principalmente determinate dalla mancanza di personale sanitario e in particolare di medici specialisti.
In Italia, ogni anno, a fronte di circa 26.000 domande per accedere alle scuole di specializzazione, vengono resi disponibili meno di 15.000 posti”.

In una facoltà a numero chiuso come quella di Medicina – aggiunge – non si può negare ai neolaureati la possibilità di specializzarsi per completare il proprio iter formativo”.

Questa carenza è evidente soprattutto in questa fase di emergenza e a soffrire di più sono gli ospedali di periferia come quelli di Cilento e Vallo di Diano.

“Con il Dipartimento nazionale della sanità di Italia Viva e con i nostri Parlamentari abbiamo avviato una serie di iniziative finalizzate all’aumento del numero di borse delle scuole di specializzazione in Medicina – rivela Pellegrino – Serve un grande investimento sul personale sanitario, magari recuperando risorse attivando il MES.
Il Paese ha bisogno di investire in competenze e professionalità e la sanità è certamente una priorità”.

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