Alla scoperta dei termini cilentani: Purtuàllo

Alla scoperta dei termini cilentani

Di Maria Fraiese

Uno dei frutti privilegiati nel periodo invernale, ricco di vitamina C e che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, è il cosiddetto “purtuàllo”.
Il termine dialettale “purtuàllo”, usato nel Cilento ma anche in molti paesi del Sud Italia, significa “arancia”. A questa parola dialettale vengono attribuite varie origini.

L’ipotesi più accreditata è quella che vede il termine “purtuàllo” discendere dal greco. Infatti, in greco l’arancia è detta “πορτοκάλι” (portocáli). Anche in Albania una torta all’arancia viene denominata proprio “portokalopita”.

Altre origini, considerate meno plausibili, sono legate al periodo della dominazione spagnola a Napoli. Si diceva che i dominatori spagnoli comprassero le arance dai portoghesi e così il frutto era chiamato tale dal Portogallo. Un’altra ipotesi fantasiosa è che il termine “purtuàllo” derivi dal termine italiano “portuale”, perché le arance arrivavano a Napoli attraverso le navi che venivano appunto fermate al porto.

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