Botta e risposta tra Consac e il consigliere comunale di Castellabate Luigi Maurano, che replica alla società che gestisce il servizio idrico la quale, nei giorni scorsi aveva a sua volta risposto ad una serie di criticità sollevate dall’esponente dell’opposizione. Punto per punto il consigliere comunale prova a smentire la Consac, a partire dalla questione relativa ad una perdita in località Casale.
Per la società la condotta è privata ma Maurano sostiene che “quella è una linea pubblica che arriva fino all’Annunziata e precisamente in prossimità di via Aletta. Se la perdita, poi, è stata riparata subito dopo la segnalazione è la dimostrazione che l’attenzione su questi aspetti e l’azione politica portano a risultati tangibili per i cittadini”.
L’attenzione, poi, è rivolta al ribattezzato “muro che piange”, all’ingresso del Centro Storico di Castellabate. Consac ha chiarito che per intervenire si sta aspettando l’autorizzazione della Provincia. “Non sa forse che la perdita nasce dal tubo presente al di sopra del muro. La macchia sul muro con relativa perdita di metri e metri cubi di acqua è la conseguenza non la causa. Ma a quanto pare per la Consac non c’è nulla di più sfuggente dell’ovvio. Inoltre quanto sostenuto non è esatto poiché in presenza di un pericolo per l’incolumità pubblica il Sindaco può intervenire con apposita ordinanza, secondo gli articoli 50 e 54 del TUEL. Quindi la risposta della Consac ha sottolineato anche l’inerzia dell’amministrazione comunale di Castellabate.”, ribatte il consigliere.
“Dalle dichiarazioni su questi due specifici problemi si può dedurre che questa società non conosce neanche il territorio in cui opera oltre che le basilari norme amministrative”, dice il consigliere comunale, che poi segnala ulteriori perdite sia nei pressi della Madonna della Pace che in località Starza.
Ma la replica del consigliere comunale non termina qui: la Consac, infatti, nella sua nota stampa, aveva evidenziato una serie di interventi effettuati sul territorio ma, ricorda Maurano “questo compito è previsto nella convenzione stipulata con il Comune di Castellabate. E richiamando questo atto accusa: “A distanza di due anni dalla stipula della convenzione, per stessa ammissione della Consac, sono stati spesi solo 50.000 euro (cioè niente) per l’efficientamento dell’impianto di sollevamento Maroccia. Mentre, sentite bene, il Comune di Castellabate ha dato alla Consac 700.000,00 euro come contributo per l’ammodernamento degli impianti e altri 400.000,00 dovrà darne nel prossimo anno. In pratica i cittadini del Comune di Castellabate pagano due volte la Consac. La prima in maniera diretta con le bollette che continuano ad arrivare anche in questo periodo di crisi economica per le attività commerciali e per le famiglie. La seconda in maniera indiretta con i soldi che il Comune dà a questa società come quota di compartecipazione per lavori che non sono stati ancora fatti. Assurdo”.
Di qui l’ennesima richiesta di sanzionare la Consac: “Ci sono tutti i presupposti” dice l’esponente della minoranza.