AGROPOLI. Minacce alle forze dell’ordine e al sindaco Adamo Coppola. In cinque hanno proposto appello contro le condanne di primo grado. Si tratta di soggetti appartenenti alle famiglie rom Dolce-Marotta-Cesarulo finiti al centro dell’operazione “Il Faro”. Davanti alla Corte di Appello compariranno Enzo Cesarulo e Antonio Dolce, condannati ad un anno e mezzo, Vito Marotta detto Dumbone (1 anno), Vito Marotta (10 mesi), Vito Marotta detto Corleone (6 mesi).
L’operazione dei carabinieri coinvolse complessivamente 25 persone, 11 finite in carcere, 7 ai domiciliari, altre 7 sottoposti agli obblighi di dimora o di dimora e firma (leggi qui). Per alcuni di questi, poi, le misure cautelari sono venute meno.
Le indagini dei carabinieri avevano ipotizzato un vincolo associativo tra gli intranei al gruppo indagato che “controllava la cittadina a forte vocazione turistica di Agropoli, autofinanziandosi attraverso l’esecuzione di sistematici furti con destrezza compiuti presso gioiellerie presenti su tutto il territorio nazionale, l’esecuzione di furti all’interno di autovetture ed il riciclaggio dei proventi ottenuti, l’illecita introduzione nei circuiti bancari finalizzata all’accredito fraudolento di somme di denaro”.
Alcuni dei coinvolti, poi, furono accusati di estorsioni e minacce anche ai danni del sindaco Adamo Coppola e di taluni appartenenti alle forze dell’ordine.