Ospedale di Agropoli aperto, ma non può ancora accogliere i pazienti

Ospedale di Agropoli, verso l'apertura del reparto covid. Ultimi dettagli per completarlo

Di Ernesto Rocco

C’è un piccolo giallo attorno all’ospedale civile di Agropoli. Se per l’Asl il nosocomio è ufficialmente aperto, di fatto questo non può ancora ospitare i pazienti. La conferma arriva dagli operatori della struttura sanitaria e dallo stesso sindaco di Agropoli Adamo Coppola. «La struttura di fatto è aperta – spiega – ma non può ancora accogliere i pazienti perché si sta provando la strumentazione e va completato il personale». «Finalmente abbiamo avuto lo staff infermieristico – precisano il primo cittadino – mancano solo i medici».

Anche per questi ultimi, però, l’Asl Salerno sta provvedendo a completare gli organici attingendo da altre strutture. Il rebus sull’apertura, quindi, è destinato a risolversi a breve perché la stessa azienda sanitaria avrebbe fissato un cronoprogramma che prevede vari step per la completa attivazione del presidio.

Da ieri sono attivi e funzionanti sei posti letto di terapia intensiva e sei di sub intensiva. Giovedì, invece, saranno attivati sette posti di degenza a media intensità di cure. Il programma si completerà la prossima settimana quando saranno disponibili dodici posti letto di degenza bassa intensità di cure.

Di fatto il grosso dei lavori è terminato, mancano poche strumentazioni per le quali è questioni di ore e il completamento degli organici. Il grosso del lavoro è già stato fatto, gli ultimi interventi nel reparto sono stati eseguiti la scorsa settimana, quando sono arrivati anche i farmaci.

La direzione del reparto covid è stata affidata a Rosa Lampasona, medio-rianimatore presso l’ospedale di Vallo della Lucania, con cui Agropoli compone un’unica struttura sanitaria.

L’attivazione del reparto covid non comprometterà gli altri reparti del presidio: resterà funzionando la medicina generale e il pronto soccorso. Quest’ultimo, però, è ancora fuori dalla rete dell’emergenza. La scorsa primavera, inoltre, furono predisposte anche due sale operatorie, al momento ancora non funzionanti.

Ma ci sono anche altre novità all’orizzonte. Nei giorni scorsi l’Asl Salerno, infatti, su disposizione dell’Unità di Crisi della Regione Campania, ha completato le procedure per avere la fornitura di strumenti e materiali necessari alla diagnosi molecolare di Sars Cov-2 da tampone. Questi sono stati destinati al laboratorio di analisi dell’ospedale civile agropolese, diretto dal dottore Marcello Ametrano. Presto si procederà alla consegna da parte di un’azienda milanese e così anche il nosocomio di Agropoli potrà affiancare quelli di Eboli e Salerno nell’esame dei tamponi.

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