Scuola, si decide con i sindaci: passa la linea degli amministratori cilentani

L'Anci, insieme all'Unità di Crisi della Regione, potrà valutare per singoli casi il ritorno della scuola in presenza dal 31 ottobre

Di Gennaro Maiorano

E’ stata pubblicata l’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Come anticipato ieri sono state previste misure più restrittive rispetto a quelle del Dpcm firmato ieri (leggi qui). Confermato il divieto di mobilità interprovinciale, il coprifuoco alle 23, il jogging unicamente nella fascia oraria compresa tra le 6 e le 8.30. Il presidente De Luca, inoltre, ha limitato l’attività dei ristoratori imponendo anche il divieto di asporto (salvo che gli esercizi con consegna all’utente in auto e con sistema di prenotazione da remoto); consentita la consegna a domicilio, con partenza dell’ultima consegna alle 23,00.

Novità rilevanti riguardano la scuola: la Campania è l’unica regione in Italia che ha disposto unicamente la didattica a distanza. Passa, però, la linea sollecitata da diversi sindaci cilentani (Tra cui quello di Cicerale, Gerardo Antelmo e di Caselle in Pittari, Giampiero Nuzzo) che chiedevano di poter decidere per le loro realtà.

L’Unità di Crisi regionale, infatti, insieme all’Anci (l’associazione dei comuni), potrà valutare se, dal 31 ottobre, sarà possibile “riattivare la didattica in presenza in maniera differenziata sul territorio, tenendo conto dell’andamento dei contagi su scala locale e regionale”.

Ad oggi in Campania gli unici a potersi recare a scuola sono i bimbi di asili e nidi.

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