Sono 598 i Comuni rifiuti free, quelli dove ogni cittadino produce al massimo 75 chilogrammi di secco residuo all’anno, cioè di indifferenziata. Gli unici capoluoghi ‘liberi’ dai rifiuti sono Pordenone, Trento, Treviso e Belluno. L’area del Paese che domina è il Nord-Est, in testa alla classifica grazie al porta-a-porta e alla tariffazione puntuale; le Regioni più virtuose sono Veneto e Trentino Alto Adige. Questa la fotografia del Paese scattata al settore rifiuti da ‘Comuni Ricicloni 2020‘, il rapporto di Legambiente presentato nel corso della seconda giornata dell’EcoForum.
Una buona notizia è che i Comuni con una bassa raccolta di ‘scarti’ non differenziabili sono 51 in più rispetto allo scorso anno. Altra buona notizia è la crescita del Sud: i Comuni del Meridione sono passati da 84 a 122 pari al 20,4% del totale.
Tra i comuni Ricicloni ci sono anche quelli del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nella top 10 dei comuni al di sotto dei 5000 abitanti ci sono Sicignano degli Alburni (terzo con una percentuale dell’86,5% di raccolta) e Petina (nono, 79,4%). Completano la graduatoria Sanza (70,8%), Caselle in Pittari (69,5%), Sassano (83,5%), Moio della Civitella (81,2%). Nell’elenco dei comuni con popolazione tra 5000 e 15000 rientrano invece Roccadaspide (quarto col 75% di raccolta differenziata) e Padula (quinto, 70,3%)