Immobili e terreni adiacenti l’area archeolgica di Velia, Tar accoglie il ricorso del proprietario. Si tratta di un terreno di circa 8.000 mq e di un fabbricato di circa 1.200 mq. Quest’ultimo potrebbe essere adibito a museo.
Per l’immobile il Responsabile del Settore Urbanistica, Arch. Raffaele Vaccaro, nel 2018 aveva dichiarato improcedibile ed inammissibile l’istanza di condono edilizio, ordinando la demolizione dello stesso e, stante l’inottemperanza nei successivi 90 giorni, il bene e l’area di sedime, sono stati acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio comunale.
Essendo l’area ed il fabbricato sottoposti a sequestro preventivo fu presentata dal Comune istanza di dissequestro, accolta nel gennaio scorso dal Tribunale di Vallo della Lucania che ha disposto la revoca del sequestro e la restituzione dei beni al nuovo proprietario, il comune di Ascea.
L’Amministrazione Comunale ha poi dichiarato che per le opere abusive sussistevano prevalenti interessi pubblici e quindi ha ritenuto di non demolirle, ma di mantenerle nella disponibilità del patrimonio comunale.
Il proprietario ha nei mesi scorsi presentato ricorso al Tar, accolto dai giudici amministrativi che hanno annullato la deliberazione consiliare sulla base “di uno stratagemma difensivo del legale dell’ex proprietario, che ha indotto in errore il Giudice Amministrativo”.
Secondo l’ente, infatti, sarebbero stati prodotti in giudizio documenti inerenti ad un’altra istanza di condono (non ancora definita), relativa alle stesse parti, ma a fabbricati e ad un’area diversa da quella in questione.
E così il Tar sarebbe stato indotto in errore secondo il comune.
“Le bugie hanno le gambe corte -afferma il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo- ed il tempo è galantuomo. Ovviamente appelleremo la sentenza del Tar e porteremo a compimento la procedura in questione. Sta di fatto che è la prima volta, nonostante la normativa in merito risale al 2001, che viene acquisito gratuitamente al patrimonio del comune un fabbricato e l’area di sedime in seguito all’inottemperanza di un’ordinanza di demolizione di opere abusive.”.
“La proprietà ed il possesso dei fabbricati e dell’area in questione è del comune -continua il sindaco di Ascea- per espressa disposizione normativa ed in virtù degli atti sinora espletati. E procederemo a porre in essere tutte le attività e le progettualità per realizzare in tale area il Museo Archeologico di Velia. Certo, poi necessita il finanziamento, ma noi faremo fino in fondo la nostra parte.”.