Scuole chiuse in Campania: bufera contro De Luca

Dai dirigenti scolastici ai sindaci, passando per le associazioni e la classe politica: critiche al Governatore De Luca

Di Redazione Infocilento

Dalle petizioni on line alle proteste della classe politica. E’ bufera contro il Governatore Vincenzo De Luca dopo la decisioni di prevedere ulteriori restrizioni in Campania e disporre la chiusura delle scuole. Perché chiuderle? E perché ovunque e non solo nelle aree a rischio? Queste le domande che molti si pongono. E non manca chi evidenzia come i provvedimenti del presidente De Luca siano fatti ad arte per nascondere l’incapacità della Regione nel garantire un’adeguata risposta sanitaria e un potenziamento dei trasporti.

Così il mondo della scuola (e non solo) si ribella: dirigenti scolastici hanno avviato una raccolta firme on line per chiedere la riapertura degli istituti. Il Ministro Azzolina ha già manifestato la sua contrarietà al provvedimento (leggi qui) e c’è chi va oltre.

Il Movimento Prima i Cittadini annuncia una querela contro il presidente della Regione.

“Il Movimento Prima i cittadini, con i suoi legali, preparerà una denuncia querela nei confronti del governatore Vincenzo De Luca per l’ordinanza di chiusura delle scuole emanata questa sera. Contestualmente si valuterà la richiesta di un risarcimento per i danni economici subiti dalle mamme lavoratrici costrette ad organizzarsi in poche ore per l’ accudimento dei figli minori – fa sapere Mariano Jodice Una copia della denuncia prodotta in Procura sarà consegnata di persona al governatore e all’assessore alla Scuola con una pubblica manifestazione con la partecipazione delle mamme e di quanti vogliano unirsi alla civile e democratica protesta”.

Anche l’Asmel, Associazione che riunisce oltre 3.300 Comuni di tutta Italia, si schiera contro l’ordinanza del governatore De Luca che chiude le scuole primarie e secondarie fino al 30 ottobre. “Le scuole sono l’ultima istituzione a dover chiudere – spiega Francesco Pinto, segretario generale ASMEL – finanche in stato di guerra. La soluzione di De Luca va al di là di qualsiasi logica. I dati ufficiali indicano che le scuole sono il luogo più sicuro contro i contagi, al pari dei posti di lavoro, tutti molto attrezzati al riguardo. Al contrario, sono i mezzi pubblici dove la gente è letteralmente ammassata, la fonte di sicuro contagio. I titolari di bus privati, parcheggiati nelle autorimesse per assenza di clienti e turisti, sarebbero ben lieti di essere precettati, per potenziare il trasporto pubblico.”

ASMEL chiede che il Governo autorizzi i Comuni a intervenire con un provvedimento ad horas che indichi risorse e tariffe di rimborso.
“I Sindaci”, insiste Pinto, “come sempre, sapranno intervenire subito come in ogni occasione di emergenza”.

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