Esclusi nuovi casi covid all’ospedale di Polla

Polemiche sul reparto covid dell'ospedale. Coordinamento Meridionalista: "Non si capisce perché sia stato smantellato"

Di Filippo Di Pasquale

POLLA. Buone notizie sul fronte coronavirus. E’ giunto nella giornata di ieri il risultato dei tamponi eseguiti sul personale del reparto di geriatria dell’ospedale “Luigi Curto”. Qui si era registrata la positività di un medico. Esami anche sui pazienti a contatto diretto con lui: per tutti non c’è stato alcun contagio. La notizia del sanitario positivo risale ai giorni scorsi: quando la direzione sanitaria ne ebbe conferm dispose la temporanea chiusura del reparto, la sanificazione e gli esami naso – faringei sui contatti del paziente positivo al covid. Nella serata di ieri la notizia che ha escluso nuovi contagi.

Intanto è polemica sulla scelta di trasferire i pazienti covid del Vallo di Diano all’ospedale di Scafati. Il Cordinamento Meridionalista Italiano, tramite il coordinatore provinciale Giovanni De Lauso, interviene su una vicenda che a detta dello stesso ha dei contorni tutti da chiarire.

“Non si capiscono – afferma De Lauso – i motivi per i quali il reparto COVID dell’ospedale di Polla sia stato smantellato nonostante il perdurare del regime di emergenza. Se è vero come è vero che il termine è stato prorogato dal Governo fino al 31 Gennaio 2021, appare quantomeno strano che il reparto sia stato sostanzialmente chiuso nonostante ci si trovi ancora, purtroppo, in regime emergenziale.
Inoltre, sarebbe opportuno sapere le postazioni di terapia intensiva, di cui il reparto era dotato e, che erano state allestite anche grazie alle donazioni e alla generosità di imprenditori e della gente del Vallo di Diano, dove sono state allocate”.

Di qui l’auspicio “che si possano ricreare le condizioni affinchè il reparto che, aveva reso un ottimo e utile servizio alla collettività valdianese durante il look down di Marzo, possa essere in grado, nella malaugurata ipotesi di nuovi casi di coronavirus nella forma grave, a erogare le sue prestazioni sul territorio e per il territorio”.

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