“Sono quattro anni che in occasione della discussione del Bilancio di previsione del Comune di Castellabate presentiamo un emendamento per istituire un fondo per l’agricoltura. Sono quattro anni che tale proposta non viene accolta dalla maggioranza consiliare”. Così Luigi Maurano, consigliere di minoranza di Castellabate. Maurano torna sul problema cinghiali, già segnalato in altre circostanze, evidenziando come “il settore agricolo ha un bisogno disperato di aiuto, soprattutto per il problema della presenza massiccia, incontrollata e distruttiva dei cinghiali. L’agricoltore, il contadino e chiunque voglia coltivare la propria terra è costretto a recintare il proprio terreno. In pratica esiste un’altra tassa: la tassa del cinghiale.
E nonostante ciò rimane sempre l’alta probabilità che tali animali distruggano la produzione, con danni incalcolabili sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, turistico. Ma il problema esiste anche per la sicurezza di tutti i cittadini e gli ospiti del Comune di Castellabate”.
“Quanti incidenti si sono verificati per la comparsa improvvisa di questi animali sulla carreggiata? Quante volte abbiamo rischiato di investirne uno? – osserva il consigliere comunale – In più c’è da aggiungere e sottolineare come la presenza massiccia di cinghiali determini l’abbandono della cura del territorio con conseguenti problemi di carattere idrogeologico.”
“A seguito delle firme che abbiamo raccolto e presentato anni fa, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha aumentato il numero dei selecontrollori – ricorda Maurano – Ma comunque non è sufficiente. Infatti la maggior parte di loro agisce in solitaria. Non c’è una squadra territoriale, non c’è un’organizzazione strutturata. Non è neanche mai stata attivata una vera filiera delle carni”.
E aggiunge: “Il fondo comunale per l’agricoltura, che abbiamo proposto e che è stato bocciato dalla maggioranza consiliare – ragiona Maurano – sarebbe servito proprio a dare una mano dal punto di vista economico alle imprese agricole e ai cittadini di Castellabate che avessero registrato ingenti danni alle proprie coltivazioni e ai propri terreni. Quest’azione locale, insieme ad un’organizzazione diversa dei selecontrollori, porterà nel medio periodo (3-4 anni) ad una diminuzione significativa del numero dei cinghiali presenti sul territorio e quindi ad uno sviluppo agricolo essenziale per l’intera economia cilentana. In questi anni, nonostante la nostra incessante azione propositiva su tale questione, la maggioranza consiliare è stata completamente immobile e inspiegabilmente disinteressata”.
Infine una rassicurazione: “Con noi nessun settore dovrà rimanere indietro. Deve essere uno dei nostri primi obiettivi. La qualità dei nostri prodotti, la tutela dell’incolumità pubblica, la prevenzione del territorio dal dissesto idrogeologico passa dalla risoluzione del problema dei cinghiali.
Con la determinazione di sempre, ce la faremo”.