“Figlia mia, sii pietra dura per chi vuole scalfire il tuo mondo e modellarti come meglio crede. Sii roccia impervia per gli amori malati, che vogliono domarti e pretendono di tenerti a bada…”.
Inizia così la poesia che, qualche giorno fa, è stata premiata a Roma, alla cerimonia del Premio internazionale “Città del Galateo”, ideato ed organizzato dall’Associazione culturale “VerbumlandiArt”.
L’autrice è Felicia Lione di Morigerati, architetto con una grande passione per i libri e mamma di due bambine Maria e Anna.
E proprio a loro che Lione ha dedicato i versi, un augurio a se stessa e a tutte le donne che hanno il dovere di diventare forti, appunto delle pietre dure, allo scopo di difendere il bene prezioso della felicità.
La poesia che, fin da subito ha spopolato sul web, ha in poco tempo raccolto molti plausi, aggiudicandosi già il primo importante riconoscimento.
Nella splendida cornice della Sala del Primaticcio di Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri, la scrittrice infatti, ha ricevuto il Premio Speciale Verbumlandiart per la collana di poesie Pietre dure.
La Giuria del Premio, presieduta da Randall Paul, regista attore e scrittore (Presidente onorario) e da Cosimo Loré, docente Scienze forensi a Siena, giornalista e scrittore (Presidente Giuria), era costituita da Annella Prisco, scrittrice, Roberto Sciarrone, docente Università di Roma La Sapienza e giornalista, Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Fiorella Franchini, giornalista e scrittrice, Marilisa Palazzone, docente e scrittrice, Sergio Camellini, psicologo e poeta, e per la Sezione Stranieri da Mirjana Dobrilla, poeta e traduttrice e Regina Resta, poeta.
“Non avrei mai immaginato che un testo scritto per le mie figlie, d’impeto, arrivasse ad essere definito poesia – dichiara emozionata Felicia Lione – né che un giorno sarebbe diventato un libro. Un libro illustrato da mia figlia Maria, che porta sulla copertina i passi della piccola Anna. Quando sono stata contattata da Regina Resta, Presidente dell’Associazione Culturale VerbunlandiArt, che mi ha comunicato l’intenzione di assegnargli un
Premio, ero sbalordita e felice. Lo dedico alle mie figlie, che sono fonte d’ispirazione ogni giorno, con l’augurio che le mie parole possano accompagnarle sempre. Che siano sedimenti in cui riscoprirsi pietre dure, felici di essere così come sono, autentiche nel mostrarsi al mondo. E a mio marito Angelo, che non si stanca mai di incoraggiarmi a scrivere, e mi dimostra amore anche così: dando valore alle mie passioni”.
Felicia Lione è reduce dal successo con il libro “Vento fresco” pubblicato nel 2013 e a settembre scorso è uscito il suo ultimo lavoro “Bacio le viole“.
Inoltre, l’amore per le sue figlie l’ha portata a creare un blog “Profumo di figli” in cui racconta la sua vita da quando è diventata mamma, di com’è cambiato tutto, dai primi passi ai tanti progressi, della quotidianità fatta di piccole cose, ma soprattutto di sentimenti ed emozioni.